giovedì 22 maggio 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - CON PIENA RESPONSABILITÀ DAVANTI A DIO - Ewald Frank

CON PIENA RESPONSABILITÀ DAVANTI A DIO

Nell’epistola a Timoteo, l’apostolo Paolo si presenta lui stesso come
essendo stato posto al servizio dal Signore: “Io rendo grazie a Colui che
mi ha reso forte, a Cristo Gesù, nostro Signore, dell’avermi Egli reputato
degno della Sua fiducia, ponendo al ministerio me…” (1Tim. 1:12). Poi
seguivano delle esortazioni a rimanere nella sana dottrina, fino all’in-giunzione: “Io t’ingiungo d’osservare il comandamento divino  da uomo
immacolato, irreprensibile, fino all’apparizione del nostro Signor Gesù Cri-sto…” (1Tim. 6:14).
Anche nella seconda epistola Paolo esorta: “Sfòrzati di presentarti
davanti a Dio come un uomo fidato, un operaio che non abbia di che ver-gognarsi, che dispensi rettamente la Parola della Verità” (2Tim. 2:15).
Poi parla degli uomini che non possono sottomettersi, che fanno
discorsi vani e profani che sono simili ad un cancro, “uomini che hanno
deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono
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la fede di alcuni” (2 Tim. 2:18). Tutto si ripete, perfino la falsa dottrina
che afferma che la risurrezione e il rapimento abbiano già avuto luogo,
e ancora molte altre cose.
Paolo termina la sua epistola scongiurando Timoteo a predicare
esclusivamente la Parola. L’apostolo sapeva che sarebbe venuto il tempo
in cui molti avrebbero abbandonato la Verità e avrebbero voltato le loro
orecchie alle favole.
Prendendo congedo dall’Asia Minore, Paolo esortò gli anziani a ba-dare alla Chiesa del Signore che Egli si è acquistata tramite il proprio
sangue e di pascerla come un gregge, perché lui sapeva che “tra voi stessi
sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse…”. Ciò avviene sempre
con il pensiero di trarre al proprio seguito dei discepoli (Atti 20:28-30).
Fin dal principio ci sono i ministeri per l’edificazione della Chiesa
(1Cor. 12) e ci sono degli uomini che, con malizia, mirano all’inganno.
Alla Chiesa di Roma, l’apostolo scrive: “Ora vi esorto, fratelli, a tener
d’occhio quelli che provocano le divisioni e gli scandali in contrasto con
l’insegnamento che avete ricevuto. Allontanatevi da loro” (Rom. 16:17).
In 2Corinzi 11:13 li designa quali “falsi apostoli, operai fraudolenti,
che si travestono da apostoli di Cristo”.
Alla Chiesa in Galazia, subito all’inizio della sua epistola, fà un rim-provero: “Io mi maraviglio che così presto voi passiate da Colui che vi ha
chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Il quale poi non
è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire
l’Evangelo di Cristo” (Gal. 1:6-7).
Anche oggi tutti i veri portatori della Parola debbono prendere e
prenderanno sul serio la pressante esortazione: “Ti scongiuro, davanti a
Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la Sua apparizione
e il Suo Regno:  predica la Parola, insisti in ogni occasione favorevole e
sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e
pazienza” (2Tim. 4:1-2).
“Perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento”
(Rom. 11:29).
Insieme a Paolo posso dire alla gloria di Dio: “Ma io non fo alcun
conto della vita, quasi mi fosse cara, pur di compiere il mio corso e il mini-sterio che ho ricevuto dal Signor Gesù, che è di testimoniare dell’Evangelo
della grazia di Dio” (Atti 20:24).
“…  perché non mi sono tirato indietro dall’annunziarvi tutto il consi-glio di Dio” (Atti 20:27).
“Ma per l’aiuto che vien da Dio, sono durato fino a questo giorno,
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rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, senza dir nulla al di fuori di
quello che i profeti e Mosè hanno detto che doveva avvenire…” (Atti 26:22).
Lo considero un privilegio straordinario il fatto che il Signore mi ha
accordato il ministero per la Sua Chiesa. Allo stesso modo sono consa-pevole della responsabilità particolare che è proprio collegata con un
mandato. Fin dal 1966, in diverse lettere circolari, ho riferito continua-mente le esperienze straordinarie in cui il Signore si è rivolto a me con
le parole: «Mio servitore…». La maggior parte di queste è contenuta
nella lettera circolare del mese di dicembre 2005. Le istruzioni che il
Signore mi ha dato durante tutti questi anni sono per me delle conferme
che Egli mi ha mandato ed è con me.
Sono nato nel 1933, nello stesso anno in cui fu gridato al fratello
Branham dalla Nuvola soprannaturale: «Come Giovanni Battista fu in-viato prima della prima venuta di Cristo, così il Messaggio che ti è stato
affidato sarà un precursore della seconda venuta di Cristo».
Dal 1952 ho regolarmente predicato in ogni riunione.
Nel 1955 ho fatto la conoscenza del fratello Branham e, da allora,
conosco a fondo il suo ministero.
Nel 1958 ho riconosciuto che, per quanto concerne il suo ministero,
si trattava del Messaggio per questo tempo. Il 12 giugno, dopo la nostra
conversazione a Dallas, Texas, il fratello Branham stesso mi disse: «Fra-tello Frank, tu ritornerai con questo Messaggio in Germania».
Il 2 aprile 1962, in un’esperienza soprannaturale, ho ricevuto la mia
chiamata tramite la Voce udibile del Signore. Per sempre entrambi mi
rimarranno impresse nella memoria: la Sua Voce di comando come pure
le potenti parole che il Signore mi ha gridato: «Mio servitore, il tuo tempo
per questa città sarà presto terminato. Io ti manderò in altre città a
predicare la Mia Parola. Mio servitore, viene una grande carestia, im-magazzina cibo e alimenti poiché ci sarà una grande carestia. Allora
starai in mezzo al popolo e distribuirai il cibo. … Mio servitore, non
fondare alcuna chiesa locale e non pubblicare alcun innario, perché ciò
è il segno di una denominazione!».
Il 3 dicembre 1962 il fratello Branham confermò la mia chiamata
davanti ai testimoni Sothman e Woods e aggiunse: «Il Cibo che devi
immagazzinare è la Parola di Dio promessa per questo tempo. Però
aspetta con la distribuzione del Cibo fin quando non ne abbi ricevuto il
resto».
Il 24 dicembre 1965 vidi come il fratello Branham fu elevato in cielo
su una nuvola luminosa. Era esattamente il momento della sua dipartita.
L’11 aprile 1966, dopo il seppellimento del profeta, una Voce parlò
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nel mio cuore: «Adesso il tuo tempo è venuto di andare di città in città
a predicare la Parola e di distribuire il Cibo immagazzinato».
Negli anni 1966/67 abbiamo avuto delle riunioni in 25 città dell’Eu-ropa occidentale.
Negli anni 1968/69 abbiamo tenuto delle riunioni in tutta l’Europa
dell’Est da Praga a Mosca passando per Varsavia e Bucarest. Anche a
Gerusalemme, in Giordania e fino in India.
Dal 1968 ho predicato per dieci anni ogni domenica mattina per 20
minuti su Radio Lussemburgo. Le trasmissioni raggiungevano sulle onde
medie e corte tutta l’Europa — perfino la popolazione di lingua tedesca
nell’Europa dell’Est.
Negli anni 1969/70 seguirono delle riunioni in tutto il Canada. Da
Edmonton si andò in tutte le province, passando per Toronto fino a
Gander in Terranova.
Dal 1970 i viaggi missionari mi condussero in Africa, al Cairo e a
Damasco nel Medio Oriente, verso l’America del Nord, l’America Cen-trale, l’America del Sud e, infine, anche nell’Estremo Oriente sulle Fi-lippine, in Indonesia e in Cina fino in Australia e nella Nuova Zelanda.
Fino al 1979 erano 85, adesso sono più di 150 i Paesi che i miei piedi
hanno calcato per annunciare l’Evangelo (Is. 52:7).
L’ultimo Messaggio ha raggiunto le estremità della terra. Da quan-do il Signore ha preso a Sé il Suo profeta, quale Suo servitore posso
distribuire il Cibo spirituale con tutti i portatori della vera Parola
(Mat. 24:45-47). In base alla chiamata diretta, per primo, ho portato la
Parola, il Messaggio dell’ora, su tutti i continenti e ho seminato la vera
Semenza della Parola. Oggi guardo con riconoscenza a più di 60 anni
nel ministero della predicazione, a più di 50 anni nella proclamazione
del Messaggio in cui l’Iddio fedele mi ha benedetto e protetto.

lunedì 14 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - CHI LO PUÒ COMPRENDERE? - Ewald Frank

CHI LO PUÒ COMPRENDERE?

Nella predicazione «La Parola parlata…» (Parte seconda) del 18
marzo 1962 il fratello Branham riferisce di aver visto il globo terrestre e
un uomo vestito in bianco che, come si faceva nel passato, portava una
sacca di lino legata un po’ sul fianco in cui c’era del grano che stava
seminando.
Subito dopo era seguito da un furfante che seminava delle zizzanie
sullo stesso campo. Entrambi, il grano e le zizzanie, crebbero insieme.
Poi venne la siccità ed entrambi s’incurvarono. Poi venne una pioggia
improvvisa: il grano si tirò su ed ecco che risuonò un forte «Gloria a Dio!
Gloria a Dio! Gloria a Dio!». Anche le zizzanie si tirarono su ed escla-marono: «Gloria a Dio! Gloria a Dio! Gloria a Dio!». Il fratello Branham
ne era meravigliato. Che il grano giubilò, lo poteva capire, però che anche
le zizzanie lodarono Dio, non lo poteva capire. E il Signore gli disse:
«Leggi Ebrei 6».
Lì sta scritto: “Infatti, la terra che beve la pioggia che viene spesse volte
su lei, e produce erbe utili a quelli per i quali è coltivata, riceve benedizione
da Dio; ma se porta spine e triboli, è riprovata e vicina ad esser maledetta;
e la sua fine è d’esser arsa” (Ebrei 6:7-8). Qui si parla anche di persone
che hanno sperimentato Dio, che hanno perfino gustato le potenze del
mondo a venire e lo Spirito Santo, eppure cadono ed espongono ad in-famia il Figliuolo di Dio. Ci sono dei credenti che hanno udito la preziosa
Parola di Dio, che hanno creduto il Messaggio, ma che poi si sono allon-tanati e non possono più ritornare. Anche la seguente parola si adempie:
“… poiché Egli fa levare il Suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa
piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mat. 5:45b).
Nel tempo del nostro Signore, gli scribi hanno paragonato Lui e il
Suo ministero a Beelzebub. In seguito a ciò Egli disse: “Chi non è con
Me, è contro di Me; e chi non raccoglie con Me, disperde” (Mat. 12:22-37).
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Poi seguì la condanna: “Perciò Io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà
perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdo-nata” (v. 31). Allora non rimane altro che il giudizio. Dio chiede conto:
“…  poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai con-dannato” (v. 37). Quanti credenti d’infra le chiese pentecostali hanno
commesso peccato contro il ministero del fratello Branham? Quanti com-mettono peccato ancora adesso?
Il fratello Branham disse: «Potete essere battezzati con lo Spirito
nel secondo ambito e ciononostante non essere nati di nuovo nell’ani-ma». Si tratta della semenza: la pioggia è destinata a far sì che il chicco
di grano muoia e che la vita, che si trova nella semenza, possa venir fuori
tramite il calore del sole (Giov. 12:24). “Quello che tu semini non è vivi-ficato, se prima non muore” (1Cor. 15:36). Se la Parola non viene accet-tata, allora il campo del cuore produce spine e triboli della maledizione.
Ogni semenza produce secondo la sua specie. Per prendere su di Sé la
maledizione della disubbidienza, del peccato originale, il nostro Reden-tore portò la corona di spine (Giov. 19) e “fu ubbidiente fino alla morte,
e alla morte della croce” (Fil. 2:8).
La buona Semenza è la Parola che viene seminata nel cuore dei veri
credenti (Marco 4:14; Luca 8:11). Sono i figliuoli del Regno di Dio dei
quali Paolo disse: “Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli
amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza me-diante la santificazione nello Spirito e la fede nella Verità” (2Tes. 2:13).
Però Satana, il nemico, come nel giardino di Eden semina anche le sue
interpretazioni e, così, appaiono i figli del maligno in modo religioso. È
la semenza della discordia su cui il fratello Branham tenne un’intera
predica.
L’apostolo Giovanni scrive: “Poiché questo è il messaggio che avete
udito dal principio: che ci amiamo gli uni gli altri, e non facciamo come
Caino, che era dal maligno, e uccise il suo fratello. E perché l’uccise? Per-ché le sue opere erano malvage, e quelle del suo fratello erano giuste”
(1Giov. 3:11-12). Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento Caino non
viene elencato nella genealogia quale figlio di Adamo (Gen. 5; 1Cron. 1;
Luca 3). Allo stesso modo i nomi della falsa semenza non possono essere
nel Libro della Vita.
Caino e Abele erano entrambi credenti, ambedue edificarono un
altare, ambedue fecero la loro offerta. Però l’agire di Caino corrispon-deva alla sua natura ereditata. In lui c’erano gelosia e odio, che fecero
di lui un omicida. Come allora da Eva nel naturale, così anche nella
Chiesa vengono manifestate entrambi le semenze spirituali. “In questo
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si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la
giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello” (1Giov. 3:10).
“Chiunque odia il suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omi-cida ha la vita eterna dimorante in se stesso”. Per i veri figliuoli di Dio vale:
“Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la Sua vita per noi;
anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli” (1Giov. 3:15-16).
Chi non ha un Caino per fratello, non può essere un Abele. I contrasti
delle due semenze vengono alla luce nella loro natura: gli uni persegui-tano, gli altri vengono perseguitati; gli uni odiano, gli altri vengono odiati;
gli uni calunniano, gli altri vengono calunniati. Gli uni amano come
Caino e sono degli calunniatori amichevoli, gli altri sacrificano la loro
vita nell’amore di Dio per i fratelli. È così in realtà. Ogni semenza pro-duce secondo la sua specie. È una legge della riproduzione nell’ambito
naturale come in quello spirituale.
Abele era la prima vittima di un omicida. E ciò solo perché Satana
era riuscito a sedurre Eva aggiungendo un’unica parola a ciò che Dio
aveva detto. Si paragona Genesi 2:16: “Mangia pure liberamente del frutto
d’ogni albero del giardino…” con Genesi 3:1: “Ha Dio veramente detto:
«Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?»”.
Dobbiamo sapere che ogni tentazione può verificarsi sempre quan-do si tratta della Parola, come nel giardino di Eden e dopo, dal nostro
Signore. Satana venne con il “Sta scritto…”, però il nostro Redentore
rispose: “È altresì scritto…”. La risposta corretta è possibile soltanto con
il passo biblico giusto appartenente al tema (Mat. 4). La nostra preghiera
dovrebbe essere: “… e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal ma-ligno” (Mat. 6:13). Tutti coloro che aggiungono qualcosa alle parole di Dio
stanno sotto una falsa influenza e saranno esclusi dal Regno (Apoc. 22).
Dio non ammette compromessi, e non basta dire: «Io credo il Messag-gio». Ciò pretendono anche coloro che diffondono le loro “rivelazioni
speciali” non bibliche. Gesù Cristo, il nostro Signore, dice: “Chi crede in
Me, come ha detto la Scrittura…”, non come gli uomini l’immaginano.
In 2 Tessalonicesi 2, Paolo dice chiaramente perché le persone si
lasciano abbindolare dall’avversario e vanno in perdizione: “… perché
non hanno aperto il cuore all’amore della Verità…”; “…  affinché tutti quelli
che non hanno creduto alla Verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità,
siano giudicati” (2Tes. 2:12). Ai farisei ipocriti il nostro Signore disse:
“Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché
non siete da Dio” (Giov. 8:47). Egli rinfacciava loro: “… cercate di ucci-derMi, perché la Mia Parola non penetra in voi” (v. 37). “A Me, perché Io
dico la Verità, voi non credete” (v. 46b). Così è anche adesso nell’ambito
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del Messaggio del tempo della fine. Gli uni prestano fede ad ogni Parola,
perché sono nati dalla Semenza-Parola. Gli altri, che non sono nati da
Dio, aggiungono, tolgono, interpretano e così mettono loro stessi sotto
la maledizione (Gal. 1:8).
Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 8, leggiamo le parole penetranti
del nostro Signore: “Se rimanete fedeli alla Mia Parola, sarete davvero Miei
discepoli” e, con ciò, è collegata la promessa: “… conoscerete la Verità e
la Verità vi farà liberi” (vv. 31-32). Amen. La Verità divina ci ha liberati
da ogni errore.
Il fratello Branham vide come il grano e la zizzania furono seminati
e crebbero sullo stesso campo. Anche il nostro Signore l’ha detto in Mat-teo 13:30, ed Egli ha anche detto: “Lasciate che ambedue crescano assieme
fino alla mietitura; e al tempo della mietitura, Io dirò ai mietitori: Cogliete
prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo
nel Mio granaio”.
Il Signore mi ha mostrato il grande campo di grano stramaturo senza
erbaccia, senza zizzania. Come è vero che Dio vive, soltanto il puro grano
verrà raccolto. Da Dio non c’è alcun miscuglio. Soltanto il vero grano
verrà raccolto ed elevato nel rapimento al ritorno di Cristo. Il Signore
stesso netterà la Sua aia: “Egli ha il Suo ventilabro in mano, ripulirà inte-ramente la Sua aia e raccoglierà il Suo grano nel granaio, ma brucerà la
pula con fuoco inestinguibile” (Mat. 3:12).
Beati e santi saranno tutti coloro che parteciperanno alla prima ri-surrezione e al rapimento!

mercoledì 9 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - LA PAROLA È LA SEMENZA LA FEDE È LA VITTORIA - Ewald Frank

LA PAROLA È LA SEMENZA
LA FEDE È LA VITTORIA

“Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la
vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (1Giov. 5:4).
Nell’epistola di Giuda veniamo esortati “a combattere strenuamente
per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi” (Giuda
v. 3).
In Ebrei 3 sta scritto: “Guardate, fratelli, che talora non si trovi in
alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall’Iddio
vivente” (v. 12).
E ancora: “A chi giurò che non sarebbero entrati nel Suo riposo, se non
a quelli che furono disubbidienti? Infatti vediamo che non vi poterono en-trare a causa della loro incredulità” (Ebrei 3:18b-19).

Il peccato originale è l’incredulità — il fratello Branham l’ha conti-nuamente messo in risalto nelle sue predicazioni. Satana riuscì a irretire
Eva in una conversazione su ciò che Dio aveva detto ad Adamo. Così
poté seminare il dubbio. “Ha Dio veramente detto?… No, non morirete
affatto… Diventerete intelligenti…”, e così via. Però, come tutti sanno,
non si fermò alla sola conversazione, ma andò a finire nel peccato origi-nale tramite il quale venne fuori la falsa semenza.
Poi il Signore disse al serpente: “E Io porrò inimicizia fra te e la donna
e fra il tuo seme e il seme di lei; Esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il Suo
calcagno”.
Subito dopo la caduta nel peccato, Dio il Signore diede la promessa
del Seme divino che sarebbe venuto attraverso la donna per schiacciare
il capo al serpente. Il Seme è venuto, la Parola è stata manifestata in un
corpo di carne. In Isaia 53:10 leggiamo riguardo a Lui: “Dopo aver dato
la Sua vita in sacrificio per il peccato, Egli vedrà una discendenza, prolun-gherà i Suoi giorni, e l’opera del Signore prospererà nelle Sue mani”.
Paolo scrive: “Perché dunque fu data la legge? Essa fu aggiunta a causa
delle trasgressioni, finché fosse venuta la discendenza a cui era stata fatta
la promessa…” (Gal. 3:16-19).
Incominciò con il Figlio primogenito, il Primogenito tra molti fratelli
(Rom. 8:29). Maria aveva trovato grazia agli occhi di Dio e ricevette la
promessa: “Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un Figliuolo e Gli
porrai Nome Gesù” (Luca 1:31). Lo Spirito poté scendere su Maria sol-tanto quando lei credette la promessa e disse: “Ecco, io sono la serva del
Signore; mi sia fatto secondo la tua parola!”. E così nacque il Figlio di Dio.
Nella lingua greca c’è una sola parola per «generato» e «nato». Ri-ferito all’uomo, si dice «generato», riferito alla donna si usa «nato»; ciò
che è stato generato dall’uomo viene partorito dalla donna, nasce dalla
donna. Perciò viene detto del Figliuolo di Dio: “Tu sei il Mio Figliuolo,
oggi Io T’ho generato” e poi: “Colui che nascerà da te viene dallo Spirito
Santo”.
Per noi si tratta della nuova nascita spirituale, della generazione e
della nascita dallo Spirito: “Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello
che è nato dallo Spirito, è spirito” (Giov. 3:6).
Prima la Parola-Semenza deve essere deposta nei nostri cuori, af-finché lo Spirito Santo possa produrre la vita che è nella Semenza. L’apo-stolo Giacomo testimonia: “Egli ci ha di Sua volontà generati mediante la
Parola di Verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle Sue creature”
(Giac. 1:18). L’apostolo Pietro scrive: “Benedetto sia il Dio e Padre del
nostro Signore Gesù Cristo, che nella Sua grande misericordia ci ha fatti

rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai
morti” (1Piet. 1:3).
Allora si adempie quello che Paolo scrisse: “Se dunque uno è in Cristo,
egli è una nuova creatura” (2Cor. 5:17). “La discendenza Lo servirà…”
(Salmo 22:30). Chi è nato da Dio tramite la Parola e lo Spirito, ha la vita
e la natura di Gesù con tutte le Sue virtù. Non c’è alcun figliuolo di Dio
generato dallo Spirito con una natura diabolica come Caino. Non c’è
alcun figliuolo di Dio nato di nuovo che nutra odio, invidia e gelosia.
“Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il Seme d’Esso
dimora in lui; e non può peccare perché è nato da Dio” (1Giov. 3:9).

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - COSA AVVIENE ADESSO? - Ewald Frank

COSA AVVIENE ADESSO?
Adesso le profezie bibliche si adempiono in ogni ambito. Il Signore
stesso ha indicato più volte tutto ciò che sarebbe accaduto alla fine, ed
Egli ce l’ha detto:
“Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate
il capo, perché la vostra redenzione è vicina” (Luca 21:28).
Tutta la terra è colpita in un modo o nell’altro da guerre, da disordini,
da carestie e da catastrofi.  Questo è il lato evidente e naturale degli
avvenimenti del tempo della fine che molti vedono e possono ordinare.
L’attenzione dei veri credenti deve essere diretta sulle promesse che
sono state date alla Chiesa per l’ultimo periodo di tempo della storia
della salvezza.
Alla prima venuta di Cristo si trattava prima di tutto della promessa:
“Ecco, Io mando il Mio messaggero a preparare la via davanti a Me”
(Mal. 3:1).
Quando il tempo era adempiuto, l’angelo Gabriele diede a Zaccaria
l’annuncio della nascita di Giovanni Battista e gli indicò quali promesse
si sarebbero adempiute nel suo ministero (Luca 1:13-17). “… convertirà
molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio” (Luca 1:16). Così avvenne:
Non gli scribi, ma un profeta promesso doveva volgere i cuori — non le
teste — dei padri dell’Antico Testamento alla fede dei figliuoli del Nuovo
Patto. Lui stesso faceva parte di quanto avveniva nel Regno di Dio e rese
testimonianza alla Luce, affinché tutti venissero alla fede per mezzo di
lui (Giov. 1:7). Dai giorni di Giovanni il Battista, il Regno di Dio si fece
strada (Luca 16:16). Egli era un uomo mandato da Dio con un messaggio
che doveva preparare al Signore la via in mezzo al Suo popolo. Il Signore
stesso ha confermato questo in Matteo 11:10.
Nel Regno di Dio, ogni cosa avviene come il Signore l’ha promesso
nella Sua Parola. Colui che non può credere ciò che Dio ha detto non
sarà neanche partecipe dell’adempimento di un ministero dato da Dio.
COSÌ HA DETTO IL SIGNORE: “Ecco, Io vi mando Elia, il profeta, prima
che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole” (Mal. 4:5).
Il Signore ha posto in futuro questa promessa in Matteo 17:11 e, nello
stesso tempo, ha confermato nel versetto 12 che il ministero di Giovanni
il Battista era terminato. Ci viene testimoniato la stessa cosa in Marco 9.

Il Signore stesso ha messo in risalto che ogni cosa doveva essere restau-rata tramite il ministero futuro di Elia.
Dunque, la promessa che Dio ha adempiuto nel nostro tempo per-siste. Tutti coloro che conoscono bene il ministero del fratello Branham
sanno quale chiamata e mandato lui ha ricevuto dal Signore. Il Messaggio
affidatogli doveva precedere la seconda venuta di Cristo. Sì, tramite la
sua predicazione, i cuori dei figliuoli di Dio dovevano essere ricondotti
alla Parola originale, alla fede degli apostoli, cioè alla fede dei padri, così
come era nel principio nella Chiesa. Possiamo testimoniare: Oggi questa
Scrittura, in questa caso la promessa, si è adempiuta davanti agli occhi
nostri!
Il messaggio del pieno e puro Evangelo valido in eterno doveva pre-cedere la seconda venuta di Cristo e lo fa tuttora. Dio ha ripreso a Sé
tutti i profeti, tutti gli apostoli, anche il fratello Branham. Però la Parola
annunciata per incarico Suo rimane per tutta l’Eternità — e questa è la
Parola che vi è stata annunziata (1Piet. 1:25).
“Abbiamo pure la Parola profetica, più ferma, alla quale fate bene di
prestare attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, finché
spunti il giorno e la stella mattutina sorga ne’ vostri cuori” (2Piet. 1:19).
“Sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura può
essere oggetto di un’interpretazione personale” (2Piet. 1:20).
Non c’è assolutamente più spazio per delle interpretazioni. Ogni
interpretazione è una falsa dottrina e porta confusione. Solo la Parola è
la Verità e rimane in eterno, e soltanto colui che rimane nella Parola può
essere santificato in Essa (Giov. 17:17) e vedrà il Signore (Ebrei 12:14).

lunedì 7 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - Ewald Frank

Molto cordialmente saluto tutti i veri credenti nel mondo intero, cioè tutti coloro che credono così come dice la Scrittura, nel prezioso e santo Nome del nostro Signore Gesù Cristo con le parole indirizzate alla Sposa preparata che parteciperà alla Cena delle Nozze:
“Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi” (Apoc. 19:8)
Questo testo mi ricorda la potente esperienza fatta nel gennaio 1981, quando fui preso fuori dal corpo e, con tutti coloro che erano pronti, potei vivere il rapimento. Mi colpì il fatto che tutti erano giovani e sem-bravano aver 17 o 18 anni. Quello che però mi impressionò particolar-mente fu lo splendore delle loro vesti bianche.
Riguardo al nostro diletto Redentore sta scritto: “E fu trasfigurato davanti a loro; la Sua faccia risplendette come il sole e i Suoi vestiti divennero candidi come la luce” (Mat. 17:2).
I vestiti dei redenti, che prenderanno parte al rapimento e alla Cena delle Nozze, risplenderanno così. È una cosa leggerlo, ma è una tutt’altra sperimentarlo personalmente. Vedere in anticipo la Sposa preparata essere rapita era, ed è per me un’esperienza molto gloriosa. Così deve essere successo all’apostolo Giovanni sull’isola Patmo quando vide, udì e visse ciò che poi ha scritto.
Anche l’apostolo Paolo ha scritto sul mutamento: “Ecco, io vi dico un mistero: Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati…” (1Cor. 15:51).
Come il Redentore fu mutato corporalmente, così anche i redenti saranno mutati corporalmente: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla Sua venuta (al Suo ritorno)” (1Cor. 15:22-23).
L’apostolo Giovanni ci esorta: “E ora, figlioli, rimanete in Lui affinché, quand’Egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla Sua venuta (al Suo ritor-no) non siamo costretti a ritirarci da Lui, coperti di vergogna” (1Giov. 2:28).
Che beatitudine: “Sappiamo che quando Egli sarà manifestato saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è” (1Giov. 3:2b).
Il fratello Branham ha narrato più volte come già ai suoi tempi è stato preso nella gloria e poté vedere la schiera vestita di bianco che era nel fiore della giovinezza. Nella sua esperienza «Dietro la cortina del tempo», una delle giovani sorelle gli disse: «Avevo più di 90 anni quando mi hai condotto al Signore. Guardami adesso!». Quante volte ha messo in risalto, con grande serietà, che le donne non debbono tagliare i loro capelli. In occasione della mia gloriosa esperienza, mi ha anche colpito che tutte le sorelle avevano i capelli lunghi sciolti, spioventi sulle spalle.
Nella sua esperienza, il fratello Branham udì queste parole pene-tranti: «Soltanto l’amore perfetto entra qui!». In Romani 12, in 1Corin-zi 13 e in molti altri passi biblici ci viene mostrato l’amore vissuto in pratica. Tutto ciò è già stato manifestato in noi e attraverso di noi? Facciamo ancora un passo più avanti: Secondo ciò che è stato rivelato dal Signore al fratello Branham, il vero segno che qualcuno ha veramente ricevuto lo Spirito Santo consiste nel fatto che crede ogni Parola di Dio (Cisterne screpolate, v. pag. 15). L’amore di Dio è l’amore per la Verità.
Amen. E soltanto ciò che sta scritto nella Bibbia è la Parola di Dio, che ci viene rivelata nell’amore per mezzo dello Spirito Santo.
Giobbe, l’uomo di Dio duramente provato, disse: “Ma io so che il mio Redentore vive…” (Giob. 19:25). Nel capitolo 33 si parla di un inter-cessore che indica all’uomo la via da seguire e che gli trova un riscatto, allora la sua carne diventerà più fresca che in gioventù (vv. 23-28). Alla risurrezione e al mutamento del nostro corpo, al ritorno di Cristo, saremo riportati al fiore della nostra giovinezza. Non ci sarà più alcuna traccia di peccato e di malattia. Nella perfezione e nell’eterna beatitudine saremo con il Signore.  Dopo aver compiuto l’opera di redenzione, Egli è andato a prepararci un luogo. Come ha promesso, Egli ritornerà e ci prenderà da Sé in alto.
“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.
Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:1-3).
“Beati coloro che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte nella città!” (Apoc. 22:14).Tutti coloro che appartengono alla Chiesa-Sposa sperimentano adesso la piena preparazione e appariranno senza ruga né macchia in vesti bianche risplendenti davanti al Signore (Ef. 5:27). Che giorno meraviglioso sarà!

venerdì 31 gennaio 2014

Diretta da Krefeld - 01/02/2014 ore 19,15 - missionario Ewald Frank

Riunione presieduta dal missionario Ewald Frank.
Predicazione della Parola di Dio rivelata per il tempo della fine basandosi solamente sulla Bibbia, illustrando qual è il piano di Dio con l'umanità, annunciando l'imminente ritorno di Gesù Cristo.

sabato 4 gennaio 2014

Krefeld, 04/01/2014 - missionario Ewald Frank - Hangout



Riunione presieduta dal missionario Ewald Frank.
Predicazione della Parola di Dio rivelata per il tempo della fine basandosi solamente sulla Bibbia, illustrando qual è il piano di Dio con l'umanità, annunciando l'imminente ritorno di  Gesù Cristo.

Diretta da Krefeld - 05/01/2014 ore 09,45 - missionario Ewald Frank

Riunione presieduta dal missionario Ewald Frank.
Predicazione della Parola di Dio rivelata per il tempo della fine basandosi solamente sulla Bibbia, illustrando qual'è il piano di Dio con l'umanità, annunciando l'imminente ritorno di Gesù Cristo.


lunedì 2 dicembre 2013

Lettera circolare n.61, ottobre 2013 - È adesso il periodo più importante nella storia della salvezza - Ewald Frank

Adesso si tratta di essere partecipi di ciò che Dio fa nel nostro tempo
e di capire ogni cosa in modo giusto (Mat. 13:51). È molto importante
ordinare in modo corretto la profezia dell’Antico Testamento nel loro
adempimento del Nuovo Testamento. Troviamo più di 800 citazioni del-l’Antico Testamento nel Nuovo, di cui 186 provengono solo dai Salmi.
Delle 52 parabole che il nostro Signore ha esposto, 40 si riferiscono al
Regno di Dio. Di queste, 7 si trovano in Matteo 13. Egli chiese ai Suoi
discepoli: “«Avete capito tutte queste cose?». Essi risposero: «Sì»”. Per loro
valeva la beatitudine: “Ma beati gli occhi vostri, perché vedono; e i vostri
orecchi, perché odono! In verità Io vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete…”. Come alla prima venuta di Cristo,
così è pure adesso prima della Sua seconda venuta. “Poi disse loro: «Queste
sono le cose che Io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che si dovevano
compiere tutte le cose scritte di Me nella legge di Mosè, nei profeti e nei
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Salmi»” (Luca 24:44-45). Allo stesso modo adesso si deve compiere tutto
ciò che è stato promesso alla Chiesa. Beati gli occhi che lo vedono, e le
orecchie che lo odono, e i cuori che lo credono. Amen.
GLI AVVENIMENTI DEL TEMPO DELLA FINE NEL VICINO ORIENTE
ALLA LUCE DELLA PROFEZIA BIBLICA
Dopo venti anni di negoziati tra Israele e il Vaticano, la sala sul monte Sion
in cui ha avuto luogo l’ultima Cena come pure la di-scesa dello Spirito Santo,
dovrebbe ormai essere ceduta all’Ordine cattolico
dei Francescani. Dal 1948 si
trovava sotto l’amministrazione dello Stato di Israele ed era considerata un museo in cui nessuna
cerimonia religiosa doveva essere tenuta. In futuro la Chiesa cattolica
vuole perfino celebrare delle messe.
I musulmani hanno il dominio sul Monte del Tempio dove si trovano
la Moschea Al Aqsa e la Cupola della Roccia, l’Ordine dei Francescani,
e con ciò la Chiesa cattolica, riprende il monte Sion — Dio sia ringraziato, ma solo per poco tempo. Adesso ciò che sta scritto nella Sacra Scrittura
può essere letto ufficialmente in prima pagina dei quotidiani. Che sia la
politica, la religione o l’economia: tutti vogliono avere voce in capitolo
su Israele e anche su Gerusalemme, in cui la cosa principale sono i negoziati con il Vaticano.
In base alle notizie attuali vediamo che la pace e la sicurezza che
Paolo ha predetto profeticamente sono a portata di mano: “Quando di-ranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso,
come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno” (1Tes. 5:3).
Allo stesso modo è  stato predetto che l’ultimo dominatore mondiale, che deterrà il potere mondiale politico e religioso, avrà successo tra-mite parole lusinghiere e trascinerà anche Israele alla rovina: “La sua
potenza sarà grande, ma non sarà potenza sua; egli farà prodigiose ruine,
prospererà nelle sue imprese, e distruggerà i potenti e il popolo dei santi. A
motivo della sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; s’inorgoglirà
in cuor suo, e in piena pace distruggerà molta gente; insorgerà contro il
Principe de’ principi, ma sarà infranto, senz’opera di mano” (Dan. 8:24-25).
Entrambi le cose procedono parallelamente: i negoziati di pace con
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un’impronta religiosa e i conflitti bellici. Gerusalemme sarà assediata da
tutti i lati. Il profeta Daniele disse in anticipo: “E il popolo d’un capo che
verrà, distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un’inondazione; ed è decretato che vi saranno delle devastazioni sino alla fine della
guerra” (Dan. 9:26).
Però alla fine Gesù Cristo pronuncerà l’ultima parola e confermerà
il Suo Patto con il Suo popolo Israele. Allora si adempirà Gioele 3:16-17:
“Il Signore ruggirà da Sion, farà sentire la Sua voce da Gerusalemme, e i
cieli e la terra tremeranno; ma il Signore sarà un rifugio per il Suo popolo,
una fortezza per i figli d’Israele”.
Malgrado ogni apparenza il patto con Israele e il rapimento della
Chiesa sono a portata di mano e il nostro Signore e Redentore ci grida
con insistenza: “Quando vedrete tutte queste cose, sappiate che il tempo è
vicino!”.  Lo vediamo, lo udiamo, lo riconosciamo. Ci siamo: il tempo
della grazia per le nazioni va verso la fine e la venuta del Signore è vicina,
molto vicina.
Beati sono gli occhi che lo vedono, beati sono gli orecchi che l’odono,
beati sono tutti coloro che sono pronti per essere rapiti alla Cena delle
nozze dell’Agnello. In gennaio 1981, il Signore fedele mi ha lasciato ve-dere e vivere il rapimento. Tutto sarà realtà: la risurrezione, il mutamento, il rapimento, la Cena delle nozze. “Le cose che occhio non ha vedute,
e che orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d’uomo, son quelle
che Dio ha preparate per coloro che L’amano” (1Cor. 2:9).
Lo Spirito e la Sposa dicono: “Vieni!”

Operante per ordine di Dio:
Ewald Frank
Il 7 luglio 2013 i nostri due fratelli Miskys e Hamestuk hanno scattato
questa fotografia aerea. Uno era il pilota, l’altro il fotografo.
Possiamo soltanto ringraziare. Fin dal principio il Dio onnipotente
ha provveduto a tutto. L’inaugurazione del semplice edificio dove si tengono le riunioni ebbe luogo a Pasqua 1974. Negli Stati Uniti, negli anni
settanta, tutti erano unanimi che nel 1977 ci sarebbe stato il rapimento,
sì, che ci sarebbe stata la fine. Poi avvenne il 18 luglio 1976 verso sera,
quando stavo passando all’angolo della Casa di Dio, che il Signore mi
parlò: «Mio servitore, recati sul terreno attiguo e consacralo a Me…».
Così nel 1977/78 i due edifici, con gli uffici e i dormitori per gli ospiti,
poterono essere consegnati per il loro scopo. Alcuni anni dopo è stato
costruito un edificio per la stampa, la spedizione e altro.
In ogni caso Dio ha provveduto a tutto, anche per le diverse lingue
e per la parte tecnica. Da qui tutto il mondo viene curato spiritualmente.
Siamo particolarmente riconoscenti che circa 1200 assemblee e gruppi
locali di credenti si collegano su Internet e possono ascoltare e vedere
in una delle 13 lingue le riunioni tenute ogni primo fine settimana del
mese. L’eco proveniente da più di 80 Paesi è straordinario.

venerdì 29 novembre 2013

Diretta da Krefeld - 04/01/2014 ore 19,15 - missionario Ewald Frank

Riunione presieduta dal missionario Ewald Frank.
Predicazione della Parola di Dio rivelata per il tempo della fine basandosi solamente sulla Bibbia, illustrando qual è il piano di Dio con l'umanità, annunciando l'imminente ritorno di Gesù Cristo.

Lettera circolare n.61, ottobre 2013 - Oggi, se udite la Sua voce - Ewald Frank

Da molti «credenti del Messaggio» si parla soltanto di ciò che avvenne nel tempo del profeta, ma non di ciò che Dio fa oggi. Questo è un
diretto inganno ai danni del popolo di Dio. Ciò che Dio ha fatto allora
era la preparazione in vista di ciò che Egli fa ora.
Tutti coloro che non possono credere che, dopo il ministero del
fratello Branham, c’è un proseguimento che sfocia nel compimento, ci
passano accanto con disprezzo. In loro si adempie la seguente parola
della Scrittura: “Guardate, o sprezzatori, meravigliatevi e siate consumati,
perché Io compio un’opera ai vostri giorni, un’opera che non credereste, se
qualcuno ve la raccontasse” (Atti 13:41).
Quante volte il fratello Branham ha detto sostanzialmente la stessa
cosa: «Le persone parlano di ciò che Dio ha fatto, aspettano ciò che Egli
farà, però passano accanto di ciò che Egli fa attualmente».
A  questo si aggiunge ancora la dottrina che il profeta ritornerà e
terminerà il suo ministero in una tenda. Anche questo è un inganno verso
i credenti. Soltanto chi riceve la coincidenza a ciò che Dio fa presente-mente riconosce veramente ciò che Dio ha fatto e sperimenterà il mo-mento in cui il Signore si leverà e porterà Lui stesso a compimento la
Sua opera di redenzione come Egli ha anche portato a compimento la
Sua opera di creazione.
“Poiché il Signore sorgerà come al monte Perazim, si adirerà come nella
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valle di Gabaon, per fare la Sua opera, l’opera Sua singolare, per compiere
il Suo lavoro, lavoro inaudito” (Is. 28:21).
“Così infatti parla il Signore degli eserciti: «Ancora una volta, fra poco,
io farò tremare i cieli e la terra, il mare e l’asciutto»” (Aggeo 2:6).
“… Colui… la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto
questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma
anche il cielo»” (Ebrei 12:26).
Che Dio sia ringraziato per la chiamata e il mandato del profeta
promesso per questo tempo. Vale ancora ciò che il Signore ha detto in
Matteo 10:40-41: “Chi riceve voi riceve Me; e chi riceve Me, riceve Colui
che Mi ha mandato. Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di
profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto”.  I
nostri cuori sono stati ricondotti alla fede primitiva degli apostoli e dei
profeti. Amen.  La Sposa di Cristo sarà una pura Sposa-Parola come lo
Sposo era la Parola fatta carne. Il fratello Branham vide come la Sposa
per un certo tempo usciva dal passo cadenzato e si comportava in modo
vergognoso, ma che poi fu ricondotta al passo. Questo avviene adesso
con tutti coloro che si sottomettono pienamente a Cristo, il Capo della
Chiesa.
“… e le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché
il lino fino sono le opere giuste dei santi” (Apoc. 19:8).
“… e le vergini che erano pronte entrarono con Lui alle nozze, e la porta
fu chiusa” (Mat. 25:10).

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martedì 26 novembre 2013

Lettera circolare n.61, ottobre 2013 - Culto a Dio o culto agli idoli? - Ewald Frank

Come i criticoni vogliono mettere in forse tutte le cose soprannaturali nella vita e nel ministero del fratello Branham, al contrario i seguaci
fanatici hanno fatto di lui più che un uomo.
Subito dopo il seppellimento del profeta avvenuto l’11 aprile 1966,
nei giorni seguenti 12 e 13 aprile, chiesi ai fratelli a Jeffersonville che le
predicazioni registrate su nastri venissero stampate affinché potessero
essere tradotte in altre lingue. Ciò avvenne sotto il concetto «Spoken
Word Publications» — in italiano «La Parola parlata». Roy Borders, che
conoscevo personalmente e che era anche stato il segretario del fratello
Branham, ne assunse la responsabilità. Tutti gli altri fratelli, sia quelli di
New York, di Tucson o del Texas, delusi, presero la via del ritorno, perché
la risurrezione del profeta, che avevano sperato avvenisse in questo giorno di Pasqua, non si verificò.
La denominazione «Spoken Word» rimase fino all’inizio degli anni 80.
Poi incominciò apertamente la divinizzazione del profeta, da allora la
«Voce» di Apocalisse 10:7 divenne la «Voice of God» — la «Voce di
Dio». Ormai ogni parola del profeta era Parola di Dio, anche se diceva:
«a-a-a-a». Così doveva essere tradotto e stampato. Da allora tutte le
storie che raccontava erano parole di Dio e così iniziò il culto della personalità. Il fratello Branham venne nominato «Voce di Dio» e tutti ciò
che diceva era Parola di Dio. Ciò avvenne facendo riferimento a 1Corinzi 7 dove Paolo riferisce sia il suo parere come anche ciò che il Signore
dice: “Agli sposati invece ordino, non io ma il Signore… Ma agli altri dico
io, non il Signore…”. Benché Paolo abbia lui stesso fatto una distinzione
tra ciò che il Signore disse e ciò che lui stesso disse, da allora entrambi
dovevano valere quale Parola di Dio. Paolo tuttavia diede soltanto un
consiglio a cagione della pesante situazione di allora (v. 1Cor. 7:26) e
scrisse perfino: “Ma questo io dichiaro, fratelli, che il tempo è ormai abbreviato; talché d’ora innanzi, anche quelli che hanno moglie, siano come
se non l’avessero” (1Cor. 7:29).
William M. Branham non era soltanto un profeta, era anche un uomo
come tutti gli altri. Per 10 anni sono stato in contatto personale con lui,
ho parlato con lui per telefono da Krefeld, sono andato con lui in macchina mentre lui stesso guidava, ho mangiato e bevuto con lui, ho anche
vissuto il suo ministero infallibile quale testimone oculare e auricolare
sia in Europa che negli Stati Uniti. Ho anche conservato le 21 lettere del
fratello Branham: la prima data dell’11 novembre 1958, l’ultima del 30
settembre 1965. E come ho già spesso scritto, il mio ministero è legato al
suo ministero come nessun altro sulla terra. Fino ad oggi nessun fratello
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ha potuto testimoniare di una chiamata diretta citando il giorno e l’ora,
il luogo e il tempo o di un mandato come il profeta l’ha confermato nel
mio caso il 3 dicembre 1962 davanti a due testimoni. Su desiderio del fratello Branham, ho predicato nella sua chiesa la mattina e la sera del 2 dicembre 1962 a Jeffersonville.
Nondimeno, se in una riunione la Bibbia viene messa da parte dopo
la lettura della parola di introduzione e poi vengono lette soltanto delle
citazioni tratte dalle predicazioni e aggiustate affinché si adattino al proprio concetto, allora non posso e non debbo tacere ancora più a lungo.
Se adesso nei gruppi del Messaggio si tratta soltanto di Branham e si
sente sempre: «Il profeta ha detto!», «Il profeta ha detto!», se dei volumi
con storie della sua vita, se dei libri con diverse interviste e degli album
di fotografie con fino a 340 fotografie vengono pubblicati, allora tutto
questo è un culto della personalità. Quando la tomba diventa un luogo
di pellegrinaggio e che delle stanze speciali vengono sistemate con degli
oggetti personali del profeta per farne delle reliquie, allora questo è
idolatria. Dico questo con piena responsabilità davanti a Dio.

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