lunedì 13 maggio 2013

VISIONE 7000; INFORMAZIONE GLOBALE - IL GIORNO DEL SIGNORE - EWALD FRANK


IL GIORNO DEL SIGNORE

Appena il «giorno della salvezza» sarà terminato (Isaia 49:8; 2 Corinzi 6:2), proprio prima del «giorno del Signore», dunque prima del settimo millennio, ossia del «terzo millennio» dell’era cristiana, il mondo verrà colpito da terribili giudizi e piaghe dell’ira di Dio. Nel Vangelo di Matteo (Matteo cap. 24) e in altri brani, il Signore Gesù stesso ha indicato diverse circostanze concomitanti. Egli parlò di guerre e di rumori di guerre, di terremoti, carestie e catastrofi di ogni specie e aggiunse: “Ma tutto questo non sarà che principio di dolori”. Terremoti e catastrofi naturali di ogni specie continueranno ad aumentare fino al terremoto in California sulla Costa occidentale degli Stati Uniti (faglia di San Andreas) — terremoto atteso già da molto tempo che supererà ogni previsione e che gli scienziati si aspettano da un momento all’altro. Di solito le doglie precedono una nascita. Secondo la lettera di Paolo ai Romani (Romani 8:19-22), tutta la creazione geme e aspetta in travaglio una nuova nascita. Gesù annunciò la Grande tribolazione così: “Perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà” (Matteo 24:21).

Nell’Evangelo di Luca e anche in altri passi biblici ci è detto ciò che avverrà durante la Grande tribolazione: “E vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle; e sulla terra, angoscia delle nazioni, sbigottite dal rimbombo del mare e delle onde; gli uomini venendo meno per la paurosa aspettazione di quel che sarà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate” (Luca 21:25-26).

Qui non possiamo entrare nei dettagli delle catastrofi inimmaginabili e dei «giudizi apocalittici dell’ira divina» predetti nella Sacra Scrittura, giudizi che colpiranno l’umanità empia dopo il rapimento della «Chiesa–Sposa» di Gesù Cristo. Dio il Signore comandò agli uomini, ai quali aveva dato questa terra, di rendersela soggetta in comunione con Lui. Distaccato da Lui, l’uomo distrugge la terra e anche sé stesso. Preoccupati, gli esperti parlano dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dell’ambiente in genere, e del pericolo che porta con sé il buco nell’ozono, dell’«effetto serra», che causerà una catastrofe nel clima — fino allo scioglimento dello strato di ozono, cosicché, secondo quello che dice la Sacra Scrittura, l’irraggiamento del sole sarà sette volte più intenso del solito. Così sta scritto: “La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte più viva, come la luce di sette giorni assieme…” (Isaia 30:26).

Sull’isola Patmo, il «veggente», ossia il profeta Giovanni ne ricevette un accenno nella seguente scena: “Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole; e al sole fu dato di bruciare gli uomini col fuoco. E gli uomini furono arsi dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha la potestà su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria” (Apocalisse 16:8-9). In quel momento il «giorno della grazia e della salvezza» è ormai passato, cosicché gli uomini non possono più convertirsi a Dio. Per molti sarà un terribile risveglio, un“troppo tardi” per sempre.

Dopo che il sole avrà arso la superficie della terra, sarà mutato in tenebre, perché così sta scritto: “Il sole sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno, che è il giorno del Signore” (Atti 2:20; Gioele 2:31). “E il sole divenne nero come un cilicio di crine, e tutta la luna diventò come sangue; e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi immaturi… E i re della terra e i grandi e i capitani e i ricchi e i potenti e ogni servo e ogni libero si nascosero nelle spelonche e nelle rocce dei monti; e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira, e chi può reggere in piè?»” (Apocalisse 6:12-17).

Come Dio, nel Suo amore e nella Sua grazia, nel tempo di Noè, diede all’umanità la possibilità di salvarsi dalla catastrofe del diluvio entrando nell’arca, così la Parola di Dio ci mostra che possiamo sfuggire alla rovina che sta per accadere, trovando salvezza in Gesù Cristo (1 Pietro cap. 3). Tutti coloro che credono al messaggio del Suo Evangelo e si lasciano preparare, saranno in grado di scampare a tutto ciò che accadrà e saranno rapiti presso di Lui nella gloria (Luca 21:34-36 e altri). A questo contesto appartiene pure la seguente affermazione di Gesù: “Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina” (Luca 21:28).

Un’atmosfera di fine del mondo è fuori posto e non porta alcuna soluzione. Il panico non serve a nulla, ma piuttosto la riflessione e la conversione. Il comandamento dell’ora è: “Affrettati e salva l’anima tua!”, perché “che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” (Matteo 16:26). Il tempo della grazia sta per terminare, è iniziato il conto alla rovescia. L’ultima chiamata di Dio risuona come squillo di tromba. Chi desidera riconciliarsi con Dio deve farlo adesso.

Riguardo a ciò, il seguente testo biblico ci fa vedere, ammonendoci, quanto segue: “Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. Poiché dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santità di condotta e pietà, aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagion del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno? Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia” (2 Pietro 3:10-13).

Ancora molti passi biblici appartenenti a questo tema potrebbero essere citati. Tutto quello che sta scritto già da molto tempo nella Sacra Bibbia, fra poco diventerà storia. Tuttavia dobbiamo agire in modo sensato e ragionevole e condurre la nostra vita in maniera del tutto normale, perché proprio nessuno sa né il giorno né l’ora; solo dovremmo premurarci di camminare con Dio e di essere pronti in ogni momento a incontrare il Signore. Il Signore Gesù Cristo paragonò il nostro tempo con i giorni di Noè e con il tempo di Sodoma e Gomorra (Luca 17:26-30). Nessuno metterà in dubbio il fatto che, in tutto il mondo, oggi le cose sono ancora peggiori di allora sotto ogni aspetto. Il mondo che ha abbandonato Dio, oggi come in quel tempo, è maturo per il giudizio. Dio offre entrambe le cose: la grazia e la condanna. Lei, cosa sceglie?

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