lunedì 14 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - CHI LO PUÒ COMPRENDERE? - Ewald Frank

CHI LO PUÒ COMPRENDERE?

Nella predicazione «La Parola parlata…» (Parte seconda) del 18
marzo 1962 il fratello Branham riferisce di aver visto il globo terrestre e
un uomo vestito in bianco che, come si faceva nel passato, portava una
sacca di lino legata un po’ sul fianco in cui c’era del grano che stava
seminando.
Subito dopo era seguito da un furfante che seminava delle zizzanie
sullo stesso campo. Entrambi, il grano e le zizzanie, crebbero insieme.
Poi venne la siccità ed entrambi s’incurvarono. Poi venne una pioggia
improvvisa: il grano si tirò su ed ecco che risuonò un forte «Gloria a Dio!
Gloria a Dio! Gloria a Dio!». Anche le zizzanie si tirarono su ed escla-marono: «Gloria a Dio! Gloria a Dio! Gloria a Dio!». Il fratello Branham
ne era meravigliato. Che il grano giubilò, lo poteva capire, però che anche
le zizzanie lodarono Dio, non lo poteva capire. E il Signore gli disse:
«Leggi Ebrei 6».
Lì sta scritto: “Infatti, la terra che beve la pioggia che viene spesse volte
su lei, e produce erbe utili a quelli per i quali è coltivata, riceve benedizione
da Dio; ma se porta spine e triboli, è riprovata e vicina ad esser maledetta;
e la sua fine è d’esser arsa” (Ebrei 6:7-8). Qui si parla anche di persone
che hanno sperimentato Dio, che hanno perfino gustato le potenze del
mondo a venire e lo Spirito Santo, eppure cadono ed espongono ad in-famia il Figliuolo di Dio. Ci sono dei credenti che hanno udito la preziosa
Parola di Dio, che hanno creduto il Messaggio, ma che poi si sono allon-tanati e non possono più ritornare. Anche la seguente parola si adempie:
“… poiché Egli fa levare il Suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa
piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mat. 5:45b).
Nel tempo del nostro Signore, gli scribi hanno paragonato Lui e il
Suo ministero a Beelzebub. In seguito a ciò Egli disse: “Chi non è con
Me, è contro di Me; e chi non raccoglie con Me, disperde” (Mat. 12:22-37).
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Poi seguì la condanna: “Perciò Io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà
perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdo-nata” (v. 31). Allora non rimane altro che il giudizio. Dio chiede conto:
“…  poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai con-dannato” (v. 37). Quanti credenti d’infra le chiese pentecostali hanno
commesso peccato contro il ministero del fratello Branham? Quanti com-mettono peccato ancora adesso?
Il fratello Branham disse: «Potete essere battezzati con lo Spirito
nel secondo ambito e ciononostante non essere nati di nuovo nell’ani-ma». Si tratta della semenza: la pioggia è destinata a far sì che il chicco
di grano muoia e che la vita, che si trova nella semenza, possa venir fuori
tramite il calore del sole (Giov. 12:24). “Quello che tu semini non è vivi-ficato, se prima non muore” (1Cor. 15:36). Se la Parola non viene accet-tata, allora il campo del cuore produce spine e triboli della maledizione.
Ogni semenza produce secondo la sua specie. Per prendere su di Sé la
maledizione della disubbidienza, del peccato originale, il nostro Reden-tore portò la corona di spine (Giov. 19) e “fu ubbidiente fino alla morte,
e alla morte della croce” (Fil. 2:8).
La buona Semenza è la Parola che viene seminata nel cuore dei veri
credenti (Marco 4:14; Luca 8:11). Sono i figliuoli del Regno di Dio dei
quali Paolo disse: “Ma noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli
amati dal Signore, perché Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza me-diante la santificazione nello Spirito e la fede nella Verità” (2Tes. 2:13).
Però Satana, il nemico, come nel giardino di Eden semina anche le sue
interpretazioni e, così, appaiono i figli del maligno in modo religioso. È
la semenza della discordia su cui il fratello Branham tenne un’intera
predica.
L’apostolo Giovanni scrive: “Poiché questo è il messaggio che avete
udito dal principio: che ci amiamo gli uni gli altri, e non facciamo come
Caino, che era dal maligno, e uccise il suo fratello. E perché l’uccise? Per-ché le sue opere erano malvage, e quelle del suo fratello erano giuste”
(1Giov. 3:11-12). Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento Caino non
viene elencato nella genealogia quale figlio di Adamo (Gen. 5; 1Cron. 1;
Luca 3). Allo stesso modo i nomi della falsa semenza non possono essere
nel Libro della Vita.
Caino e Abele erano entrambi credenti, ambedue edificarono un
altare, ambedue fecero la loro offerta. Però l’agire di Caino corrispon-deva alla sua natura ereditata. In lui c’erano gelosia e odio, che fecero
di lui un omicida. Come allora da Eva nel naturale, così anche nella
Chiesa vengono manifestate entrambi le semenze spirituali. “In questo
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si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la
giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello” (1Giov. 3:10).
“Chiunque odia il suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omi-cida ha la vita eterna dimorante in se stesso”. Per i veri figliuoli di Dio vale:
“Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la Sua vita per noi;
anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli” (1Giov. 3:15-16).
Chi non ha un Caino per fratello, non può essere un Abele. I contrasti
delle due semenze vengono alla luce nella loro natura: gli uni persegui-tano, gli altri vengono perseguitati; gli uni odiano, gli altri vengono odiati;
gli uni calunniano, gli altri vengono calunniati. Gli uni amano come
Caino e sono degli calunniatori amichevoli, gli altri sacrificano la loro
vita nell’amore di Dio per i fratelli. È così in realtà. Ogni semenza pro-duce secondo la sua specie. È una legge della riproduzione nell’ambito
naturale come in quello spirituale.
Abele era la prima vittima di un omicida. E ciò solo perché Satana
era riuscito a sedurre Eva aggiungendo un’unica parola a ciò che Dio
aveva detto. Si paragona Genesi 2:16: “Mangia pure liberamente del frutto
d’ogni albero del giardino…” con Genesi 3:1: “Ha Dio veramente detto:
«Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?»”.
Dobbiamo sapere che ogni tentazione può verificarsi sempre quan-do si tratta della Parola, come nel giardino di Eden e dopo, dal nostro
Signore. Satana venne con il “Sta scritto…”, però il nostro Redentore
rispose: “È altresì scritto…”. La risposta corretta è possibile soltanto con
il passo biblico giusto appartenente al tema (Mat. 4). La nostra preghiera
dovrebbe essere: “… e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal ma-ligno” (Mat. 6:13). Tutti coloro che aggiungono qualcosa alle parole di Dio
stanno sotto una falsa influenza e saranno esclusi dal Regno (Apoc. 22).
Dio non ammette compromessi, e non basta dire: «Io credo il Messag-gio». Ciò pretendono anche coloro che diffondono le loro “rivelazioni
speciali” non bibliche. Gesù Cristo, il nostro Signore, dice: “Chi crede in
Me, come ha detto la Scrittura…”, non come gli uomini l’immaginano.
In 2 Tessalonicesi 2, Paolo dice chiaramente perché le persone si
lasciano abbindolare dall’avversario e vanno in perdizione: “… perché
non hanno aperto il cuore all’amore della Verità…”; “…  affinché tutti quelli
che non hanno creduto alla Verità ma si sono compiaciuti nell’iniquità,
siano giudicati” (2Tes. 2:12). Ai farisei ipocriti il nostro Signore disse:
“Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché
non siete da Dio” (Giov. 8:47). Egli rinfacciava loro: “… cercate di ucci-derMi, perché la Mia Parola non penetra in voi” (v. 37). “A Me, perché Io
dico la Verità, voi non credete” (v. 46b). Così è anche adesso nell’ambito
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del Messaggio del tempo della fine. Gli uni prestano fede ad ogni Parola,
perché sono nati dalla Semenza-Parola. Gli altri, che non sono nati da
Dio, aggiungono, tolgono, interpretano e così mettono loro stessi sotto
la maledizione (Gal. 1:8).
Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 8, leggiamo le parole penetranti
del nostro Signore: “Se rimanete fedeli alla Mia Parola, sarete davvero Miei
discepoli” e, con ciò, è collegata la promessa: “… conoscerete la Verità e
la Verità vi farà liberi” (vv. 31-32). Amen. La Verità divina ci ha liberati
da ogni errore.
Il fratello Branham vide come il grano e la zizzania furono seminati
e crebbero sullo stesso campo. Anche il nostro Signore l’ha detto in Mat-teo 13:30, ed Egli ha anche detto: “Lasciate che ambedue crescano assieme
fino alla mietitura; e al tempo della mietitura, Io dirò ai mietitori: Cogliete
prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo
nel Mio granaio”.
Il Signore mi ha mostrato il grande campo di grano stramaturo senza
erbaccia, senza zizzania. Come è vero che Dio vive, soltanto il puro grano
verrà raccolto. Da Dio non c’è alcun miscuglio. Soltanto il vero grano
verrà raccolto ed elevato nel rapimento al ritorno di Cristo. Il Signore
stesso netterà la Sua aia: “Egli ha il Suo ventilabro in mano, ripulirà inte-ramente la Sua aia e raccoglierà il Suo grano nel granaio, ma brucerà la
pula con fuoco inestinguibile” (Mat. 3:12).
Beati e santi saranno tutti coloro che parteciperanno alla prima ri-surrezione e al rapimento!

mercoledì 9 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - LA PAROLA È LA SEMENZA LA FEDE È LA VITTORIA - Ewald Frank

LA PAROLA È LA SEMENZA
LA FEDE È LA VITTORIA

“Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la
vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede” (1Giov. 5:4).
Nell’epistola di Giuda veniamo esortati “a combattere strenuamente
per la fede, che è stata una volta per sempre tramandata ai santi” (Giuda
v. 3).
In Ebrei 3 sta scritto: “Guardate, fratelli, che talora non si trovi in
alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall’Iddio
vivente” (v. 12).
E ancora: “A chi giurò che non sarebbero entrati nel Suo riposo, se non
a quelli che furono disubbidienti? Infatti vediamo che non vi poterono en-trare a causa della loro incredulità” (Ebrei 3:18b-19).

Il peccato originale è l’incredulità — il fratello Branham l’ha conti-nuamente messo in risalto nelle sue predicazioni. Satana riuscì a irretire
Eva in una conversazione su ciò che Dio aveva detto ad Adamo. Così
poté seminare il dubbio. “Ha Dio veramente detto?… No, non morirete
affatto… Diventerete intelligenti…”, e così via. Però, come tutti sanno,
non si fermò alla sola conversazione, ma andò a finire nel peccato origi-nale tramite il quale venne fuori la falsa semenza.
Poi il Signore disse al serpente: “E Io porrò inimicizia fra te e la donna
e fra il tuo seme e il seme di lei; Esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il Suo
calcagno”.
Subito dopo la caduta nel peccato, Dio il Signore diede la promessa
del Seme divino che sarebbe venuto attraverso la donna per schiacciare
il capo al serpente. Il Seme è venuto, la Parola è stata manifestata in un
corpo di carne. In Isaia 53:10 leggiamo riguardo a Lui: “Dopo aver dato
la Sua vita in sacrificio per il peccato, Egli vedrà una discendenza, prolun-gherà i Suoi giorni, e l’opera del Signore prospererà nelle Sue mani”.
Paolo scrive: “Perché dunque fu data la legge? Essa fu aggiunta a causa
delle trasgressioni, finché fosse venuta la discendenza a cui era stata fatta
la promessa…” (Gal. 3:16-19).
Incominciò con il Figlio primogenito, il Primogenito tra molti fratelli
(Rom. 8:29). Maria aveva trovato grazia agli occhi di Dio e ricevette la
promessa: “Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un Figliuolo e Gli
porrai Nome Gesù” (Luca 1:31). Lo Spirito poté scendere su Maria sol-tanto quando lei credette la promessa e disse: “Ecco, io sono la serva del
Signore; mi sia fatto secondo la tua parola!”. E così nacque il Figlio di Dio.
Nella lingua greca c’è una sola parola per «generato» e «nato». Ri-ferito all’uomo, si dice «generato», riferito alla donna si usa «nato»; ciò
che è stato generato dall’uomo viene partorito dalla donna, nasce dalla
donna. Perciò viene detto del Figliuolo di Dio: “Tu sei il Mio Figliuolo,
oggi Io T’ho generato” e poi: “Colui che nascerà da te viene dallo Spirito
Santo”.
Per noi si tratta della nuova nascita spirituale, della generazione e
della nascita dallo Spirito: “Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello
che è nato dallo Spirito, è spirito” (Giov. 3:6).
Prima la Parola-Semenza deve essere deposta nei nostri cuori, af-finché lo Spirito Santo possa produrre la vita che è nella Semenza. L’apo-stolo Giacomo testimonia: “Egli ci ha di Sua volontà generati mediante la
Parola di Verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle Sue creature”
(Giac. 1:18). L’apostolo Pietro scrive: “Benedetto sia il Dio e Padre del
nostro Signore Gesù Cristo, che nella Sua grande misericordia ci ha fatti

rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai
morti” (1Piet. 1:3).
Allora si adempie quello che Paolo scrisse: “Se dunque uno è in Cristo,
egli è una nuova creatura” (2Cor. 5:17). “La discendenza Lo servirà…”
(Salmo 22:30). Chi è nato da Dio tramite la Parola e lo Spirito, ha la vita
e la natura di Gesù con tutte le Sue virtù. Non c’è alcun figliuolo di Dio
generato dallo Spirito con una natura diabolica come Caino. Non c’è
alcun figliuolo di Dio nato di nuovo che nutra odio, invidia e gelosia.
“Chiunque è nato da Dio non commette peccato, perché il Seme d’Esso
dimora in lui; e non può peccare perché è nato da Dio” (1Giov. 3:9).

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - COSA AVVIENE ADESSO? - Ewald Frank

COSA AVVIENE ADESSO?
Adesso le profezie bibliche si adempiono in ogni ambito. Il Signore
stesso ha indicato più volte tutto ciò che sarebbe accaduto alla fine, ed
Egli ce l’ha detto:
“Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate
il capo, perché la vostra redenzione è vicina” (Luca 21:28).
Tutta la terra è colpita in un modo o nell’altro da guerre, da disordini,
da carestie e da catastrofi.  Questo è il lato evidente e naturale degli
avvenimenti del tempo della fine che molti vedono e possono ordinare.
L’attenzione dei veri credenti deve essere diretta sulle promesse che
sono state date alla Chiesa per l’ultimo periodo di tempo della storia
della salvezza.
Alla prima venuta di Cristo si trattava prima di tutto della promessa:
“Ecco, Io mando il Mio messaggero a preparare la via davanti a Me”
(Mal. 3:1).
Quando il tempo era adempiuto, l’angelo Gabriele diede a Zaccaria
l’annuncio della nascita di Giovanni Battista e gli indicò quali promesse
si sarebbero adempiute nel suo ministero (Luca 1:13-17). “… convertirà
molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio” (Luca 1:16). Così avvenne:
Non gli scribi, ma un profeta promesso doveva volgere i cuori — non le
teste — dei padri dell’Antico Testamento alla fede dei figliuoli del Nuovo
Patto. Lui stesso faceva parte di quanto avveniva nel Regno di Dio e rese
testimonianza alla Luce, affinché tutti venissero alla fede per mezzo di
lui (Giov. 1:7). Dai giorni di Giovanni il Battista, il Regno di Dio si fece
strada (Luca 16:16). Egli era un uomo mandato da Dio con un messaggio
che doveva preparare al Signore la via in mezzo al Suo popolo. Il Signore
stesso ha confermato questo in Matteo 11:10.
Nel Regno di Dio, ogni cosa avviene come il Signore l’ha promesso
nella Sua Parola. Colui che non può credere ciò che Dio ha detto non
sarà neanche partecipe dell’adempimento di un ministero dato da Dio.
COSÌ HA DETTO IL SIGNORE: “Ecco, Io vi mando Elia, il profeta, prima
che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole” (Mal. 4:5).
Il Signore ha posto in futuro questa promessa in Matteo 17:11 e, nello
stesso tempo, ha confermato nel versetto 12 che il ministero di Giovanni
il Battista era terminato. Ci viene testimoniato la stessa cosa in Marco 9.

Il Signore stesso ha messo in risalto che ogni cosa doveva essere restau-rata tramite il ministero futuro di Elia.
Dunque, la promessa che Dio ha adempiuto nel nostro tempo per-siste. Tutti coloro che conoscono bene il ministero del fratello Branham
sanno quale chiamata e mandato lui ha ricevuto dal Signore. Il Messaggio
affidatogli doveva precedere la seconda venuta di Cristo. Sì, tramite la
sua predicazione, i cuori dei figliuoli di Dio dovevano essere ricondotti
alla Parola originale, alla fede degli apostoli, cioè alla fede dei padri, così
come era nel principio nella Chiesa. Possiamo testimoniare: Oggi questa
Scrittura, in questa caso la promessa, si è adempiuta davanti agli occhi
nostri!
Il messaggio del pieno e puro Evangelo valido in eterno doveva pre-cedere la seconda venuta di Cristo e lo fa tuttora. Dio ha ripreso a Sé
tutti i profeti, tutti gli apostoli, anche il fratello Branham. Però la Parola
annunciata per incarico Suo rimane per tutta l’Eternità — e questa è la
Parola che vi è stata annunziata (1Piet. 1:25).
“Abbiamo pure la Parola profetica, più ferma, alla quale fate bene di
prestare attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, finché
spunti il giorno e la stella mattutina sorga ne’ vostri cuori” (2Piet. 1:19).
“Sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura può
essere oggetto di un’interpretazione personale” (2Piet. 1:20).
Non c’è assolutamente più spazio per delle interpretazioni. Ogni
interpretazione è una falsa dottrina e porta confusione. Solo la Parola è
la Verità e rimane in eterno, e soltanto colui che rimane nella Parola può
essere santificato in Essa (Giov. 17:17) e vedrà il Signore (Ebrei 12:14).

lunedì 7 aprile 2014

LETTERA CIRCOLARE N° 62 MARZO/APRILE 2014 - Ewald Frank

Molto cordialmente saluto tutti i veri credenti nel mondo intero, cioè tutti coloro che credono così come dice la Scrittura, nel prezioso e santo Nome del nostro Signore Gesù Cristo con le parole indirizzate alla Sposa preparata che parteciperà alla Cena delle Nozze:
“Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi” (Apoc. 19:8)
Questo testo mi ricorda la potente esperienza fatta nel gennaio 1981, quando fui preso fuori dal corpo e, con tutti coloro che erano pronti, potei vivere il rapimento. Mi colpì il fatto che tutti erano giovani e sem-bravano aver 17 o 18 anni. Quello che però mi impressionò particolar-mente fu lo splendore delle loro vesti bianche.
Riguardo al nostro diletto Redentore sta scritto: “E fu trasfigurato davanti a loro; la Sua faccia risplendette come il sole e i Suoi vestiti divennero candidi come la luce” (Mat. 17:2).
I vestiti dei redenti, che prenderanno parte al rapimento e alla Cena delle Nozze, risplenderanno così. È una cosa leggerlo, ma è una tutt’altra sperimentarlo personalmente. Vedere in anticipo la Sposa preparata essere rapita era, ed è per me un’esperienza molto gloriosa. Così deve essere successo all’apostolo Giovanni sull’isola Patmo quando vide, udì e visse ciò che poi ha scritto.
Anche l’apostolo Paolo ha scritto sul mutamento: “Ecco, io vi dico un mistero: Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati…” (1Cor. 15:51).
Come il Redentore fu mutato corporalmente, così anche i redenti saranno mutati corporalmente: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla Sua venuta (al Suo ritorno)” (1Cor. 15:22-23).
L’apostolo Giovanni ci esorta: “E ora, figlioli, rimanete in Lui affinché, quand’Egli apparirà, possiamo aver fiducia e alla Sua venuta (al Suo ritor-no) non siamo costretti a ritirarci da Lui, coperti di vergogna” (1Giov. 2:28).
Che beatitudine: “Sappiamo che quando Egli sarà manifestato saremo simili a Lui, perché Lo vedremo come Egli è” (1Giov. 3:2b).
Il fratello Branham ha narrato più volte come già ai suoi tempi è stato preso nella gloria e poté vedere la schiera vestita di bianco che era nel fiore della giovinezza. Nella sua esperienza «Dietro la cortina del tempo», una delle giovani sorelle gli disse: «Avevo più di 90 anni quando mi hai condotto al Signore. Guardami adesso!». Quante volte ha messo in risalto, con grande serietà, che le donne non debbono tagliare i loro capelli. In occasione della mia gloriosa esperienza, mi ha anche colpito che tutte le sorelle avevano i capelli lunghi sciolti, spioventi sulle spalle.
Nella sua esperienza, il fratello Branham udì queste parole pene-tranti: «Soltanto l’amore perfetto entra qui!». In Romani 12, in 1Corin-zi 13 e in molti altri passi biblici ci viene mostrato l’amore vissuto in pratica. Tutto ciò è già stato manifestato in noi e attraverso di noi? Facciamo ancora un passo più avanti: Secondo ciò che è stato rivelato dal Signore al fratello Branham, il vero segno che qualcuno ha veramente ricevuto lo Spirito Santo consiste nel fatto che crede ogni Parola di Dio (Cisterne screpolate, v. pag. 15). L’amore di Dio è l’amore per la Verità.
Amen. E soltanto ciò che sta scritto nella Bibbia è la Parola di Dio, che ci viene rivelata nell’amore per mezzo dello Spirito Santo.
Giobbe, l’uomo di Dio duramente provato, disse: “Ma io so che il mio Redentore vive…” (Giob. 19:25). Nel capitolo 33 si parla di un inter-cessore che indica all’uomo la via da seguire e che gli trova un riscatto, allora la sua carne diventerà più fresca che in gioventù (vv. 23-28). Alla risurrezione e al mutamento del nostro corpo, al ritorno di Cristo, saremo riportati al fiore della nostra giovinezza. Non ci sarà più alcuna traccia di peccato e di malattia. Nella perfezione e nell’eterna beatitudine saremo con il Signore.  Dopo aver compiuto l’opera di redenzione, Egli è andato a prepararci un luogo. Come ha promesso, Egli ritornerà e ci prenderà da Sé in alto.
“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.
Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi” (Giov. 14:1-3).
“Beati coloro che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte nella città!” (Apoc. 22:14).Tutti coloro che appartengono alla Chiesa-Sposa sperimentano adesso la piena preparazione e appariranno senza ruga né macchia in vesti bianche risplendenti davanti al Signore (Ef. 5:27). Che giorno meraviglioso sarà!