Come posso riuscire a gioire della grazia ricevuta senza
catalogare, etichettare , stigmatizzare chi non crede quello che credo io, come
se fosse un condannato a morte, un perduto, un traviato? Se è vero che siamo
tutti mancanti agl’ occhi di Dio, come posso definirmi diverso, santo, salvo,
senza essere iniquo? Per pietà! che sia Dio a dirlo, che sia Lui a giudicare e
Lui solo a saperlo! Perchè sfruttare la grazia ricevuta per condannare chi graziato
non è? Perché riempirci di superbia per
un bene ricevuto senza merito, perché fariseo giudichi il pubblicano? Perché ci
comportiamo come chi è rimasto indietro,
nelle religioni? Perché non facciamo sbiadire le pagine delle nostre Bibbie con
le lacrime amare, di pentimento? Perché invece di farci soffrire, il silenzio
di Dio, ci fa comodo?
La Spada della Parola di Dio dovrebbe essere usata per
spezzare le catene della menzogna e non per condannare e trafiggere i cuori,
almeno quando viene brandita da noi. Chi ha giudicato, ha condannato, e prima
deve aver accusato; due hanno sempre condannato, uno ne detiene l’ autorità e
il diritto di farlo e l’ altro no, uno è Dio e l’ altro è Satana… quando noi
giudichiamo a chi somigliamo di più?
E allora può darsi che se io prendo tanto le parti dei
trasgressori è perché io stesso mi sento trasgressore, e tale sono, ma un
trasgressore libero e salvato. Quindi chi me lo fa fare di appesantire la
coscienza con questioni che dopotutto non mi riguardano? Perché io non faccio
agl’ altri quello che non voglio sia fatto a me. Né sopporto l’ ingiustizia (
intenzionale o meno ) adempiuta strumentalizzando la Parola di Dio. Come può un
cuore giusto usare la Grazia di Dio come garante per dimenticare di essere
fallaci e bugiardi, perché tali siamo, come Dio stesso disse, usando poi il
proprio stato di Grazia per elevarci al di sopra degl’ altri? Allo sguardo
delle persone del mondo spesso non sfugge questa nostra macchia vomitevole.
Possa il fuoco di Dio purificare ogni angolo, ogni antro, persino le ombre di
tutta la nostra essenza.
Nessun commento:
Posta un commento