lunedì 17 giugno 2013

VISIONE 7000; INFORMAZIONE GLOBALE - L'OPERATO SOPRANNATURALE DI DIO - EWALD FRANK

L’OPERATO SOPRANNATURALE DI DIO

L’incarnazione del Redentore fu un atto soprannaturale di Dio nell’ambito naturale. Maria nacque in questo mondo come ogni altro essere umano e anche lei ebbe bisogno di salvezza. Era stata semplicemente scelta da Dio quale vaso terreno in cui venne deposto il Seme divino, affinché la Parola potesse diventare carne. Anche lei aveva bisogno dell’esperienza della salvezza e, per questo motivo, Maria fu tra le 120 persone che, radunate nell’alto solaio a Gerusalemme il giorno di Pentecoste, sperimentarono il battesimo dello Spirito Santo, esperienza che appartiene alla salvezza (Atti 1:14, 2:3 e altri).

Dio salva in un solo e unico modo, cioè sempre in relazione con la fede nella Parola della promessa. Maria credette nel messaggio divino che le recò l’angelo Gabriele e disse: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola” (Luca 1:38). Così la Parola divenne carne e nacque il Figliuolo di Dio. Allo stesso modo tutti gli uomini e tutte le donne devono credere nel messaggio divino, mettersi a disposizione di Dio e ricevere in loro stessi la Parola della promessa. Solo così può sorgere in loro una vita divina, operata dallo Spirito, mediante la nuova nascita. Dopo la fondazione soprannaturale della Chiesa neotestamentaria mediante l’effusione dello Spirito Santo, il giorno di Pentecoste, Maria non è più menzionata neanche una sola volta fino alla fine della Sacra Scrittura, né da Pietro, Giovanni o Giacomo e neanche da Paolo o da altri. Lei aveva adempiuto il suo compito. Si tratta di Gesù Cristo, l’unico che è Redentore, Mediatore e Intercessore. La «Mariologia» è ignota alla Sacra Bibbia ed è in contrasto con Gesù Cristo.

Quanto allo spirito, Gesù Cristo era Dio, quanto alla carne, era uomo. Egli era assolutamente santo e senza peccato, per questo poté prendere su di Sé il peccato di noi tutti e morire al posto nostro. Per mezzo del Suo sangue, in cui c’era la Vita divina, Egli ha realizzato la riconciliazione e il perdono per tutti. Lo possono sperimentare però solo coloro che ci credono. È stata compiuta una piena espiazione, una piena redenzione dell’anima, del corpo e dello spirito. Mediante la Sua risurrezione, il terzo giorno, l’opera di redenzione fu divinamente coronata e legittimata. La morte, il soggiorno dei morti e il diavolo furono vinti; il Risorto è il vero Vincitore di Golgota. Dopo la Sua risurrezione, Egli si fece vedere dai Suoi discepoli per quaranta giorni e parlò loro delle cose relative al Regno di Dio (Atti 1:3). Poi Egli fu portato su nel cielo davanti ai loro occhi (Luca 24:50-51).

Per tutti i veri credenti biblici, l’àncora irremovibile della loro anima sta in queste realtà divine. Nella Sua risurrezione è fondata la risurrezione dei Suoi, nella Sua ascensione la nostra certezza di essere rapiti da Lui nella Patria celeste.

Prima della fondazione del mondo, il Dio onnipotente aveva già destinato un Regno eterno ai Suoi figliuoli e alle Sue figliuole. Era impossibile che il fallimento degli uomini potesse mandare a monte il piano di Dio, e ancora meno renderlo vano. Ne risultò solamente un’interruzione temporanea che Dio però aveva già previsto. L’umanità, che si ribellò di propria volontà a Dio e si mise così sotto la signoria di Satana, fu riscattata dal Signore senza alcun intervento dell’uomo. La redenzione è contemporaneamente sia una realtà storica sia una realtà della salvezza. Con l’Evangelo, viene recato agli uomini il messaggio di allegrezza e di liberazione. Si tratta dell’offerta totale della grazia di Dio. In virtù di questa redenzione, i figliuoli degli uomini che, fin dalla loro nascita, sono figliuoli della morte, diventano figliuoli di Dio nati di nuovo che ricevono la Vita eterna, se accettano nella fede questa opera di salvezza.

Poiché il Regno di Dio è un Regno eterno, tutti coloro che desiderano vivere in esso debbono avere la Vita eterna. Per questo motivo, come il Signore stesso disse, bisogna che ognuno nasca di nuovo (Giovanni cap. 3). La semenza per questa nascita dall’Alto è la Parola di Dio che porta in Sé il germe della Vita divina. Lo Spirito Santo viene sopra tutti coloro che hanno accettato la Parola di Dio con pienezza di fede, e produce la generazione divina. Tramite la generazione naturale siamo diventati delle creature terrene, temporali — dei figliuoli degli uomini. Tramite la generazione soprannaturale dallo Spirito, diventiamo dei figliuoli di Dio. “Poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente” (1 Pietro 1:23). Nel momento in cui sperimentiamo la nuova nascita, diventiamo dei figliuoli e delle figliuole di Dio, e Dio diventa il nostro Padre celeste.

Chi crede nel Signore come suo Redentore in questo modo biblico, può sperimentare personalmente questa realtà. Questa offerta senza pari della grazia divina vale per ogni uomo che l’accetta, finché duri il giorno della salvezza. Nessuno può immaginare quanto sarà terribile per gli uomini che avranno respinto la salvezza passare nell’Eternità separati da Dio. Al più tardi, nell’ora della morte, tutti gli uomini, anche coloro che non credono alla vita dopo la morte, verranno confrontati con la realtà che, con la morte, non finisce tutto.

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