martedì 15 ottobre 2013

NEL PRINCIPIO ERA LA PAROLA — NON L’INTERPRETAZIONE; EPILOGO; EWALD FRANK

EPILOGO

Dal 1949, dopo la Seconda guerra mondiale, ho vissuto i risvegli a livello internazionale. Già negli anni ’50 ho fatto la conoscenza di tutti gli evangelisti degli Stati Uniti diventati noti nel mondo intero e ho servito alcuni da interprete. Di particolare benedizione fu per me l’uomo di Dio William M. Branham degli Stati Uniti d’America la cui predicazione, rispetto a quella di tutti gli altri, era puramente biblica e apostolica, come ho potuto stabilire personalmente in base alla Scrittura. È calunniosa la menzogna diffusa e creduta nel mondo intero secondo la quale William Branham apparteneva al movimento pentecostale «Jesus Only»/«Gesù solo», solamente perché alcuni pastori di questo movimento l’avevano invitato a tenere delle riunioni. È vero invece che nel 1932 egli è stato ordinato dal Dr. Roy Davis nella stessa denominazione della Chiesa Battista del Sud alla quale appartiene Billy Graham. La chiamata e la missione divina con il suo ministero particolare l’ha tuttavia destinato a tutto il popolo di Dio.

Come è stato per i profeti, che erano «veggenti», così anche William Branham ha avuto delle visioni. Per esempio, poco dopo la sua chiamata celeste il 7 maggio 1946, vide due alberi carichi di frutti maturi. Sopra uno stava scritta la parola «Trinity» (Trinità) e sull’altro «Oneness» (Unità). In questa visione vide sé stesso tra questi due alberi, abbracciarli entrambi con le braccia e scuoterli con grande vigore cosicché i frutti di entrambi gli alberi caddero su di lui.

Per questo motivo, nella sua conversazione con il rev. Ness, che rappresentava le «Assemblies of God», e il rev. Siscem, che rappresentava la «United Pentecostal Church» — le due maggiori Chiese Pentecostali negli Stati Uniti d’America, ognuna delle quali lo voleva per sé — egli fece notare di non poter appartenere a nessuna delle due, ma di essere destinato da Dio per tutti, in tutte le Chiese e Comunità dove i figliuoli di Dio sono dispersi. A questo punto va detto che nessun uomo di Dio è contro le persone che si trovano senza colpa da parte loro nelle diverse religioni e denominazioni, ma contro i sistemi dove vengono trattenuti come prigionieri.

Egli che, come unico tra tutti gli evangelisti poteva citare il luogo, il giorno e l’ora della sua chiamata divina e della sua missione divina, doveva essere ridotto al silenzio con la calunnia, affinché tutti gli altri potessero continuare con i loro propri programmi. Tutti gli evangelisti, sorti dalla prima ondata di risveglio che incominciò dopo la Seconda guerra mondiale, sanno e ammettono che William Branham era colui che fu usato da Dio allo scopo di operare la breccia del risveglio di salvezza e di guarigione. Il mondo non avrebbe mai sentito parlare di nessun altro evangelista se non ci fosse stata questa missione divina. Tutti coloro che apparvero alla fine degli anni ’40, negli anni ’50 e nei primi anni ’60, senza eccezione, presero la loro decisione di prendere parte a questo risveglio in una riunione di William Branham. Oral Roberts, T.L.Osborn, Gordon Lindsay, David DuPlessis, Demos Shakarian, sì, dozzine di predicatori compresi Morris Cerullo e Kenneth E. Hagin — tutti hanno vissuto l’operato soprannaturale di Dio. Hanno però afferrato quel che Dio aveva come obiettivo con questo ministero unico?

Se oggi il Signore Gesù camminasse su questa terra, farebbe esattamente le stesse cose che fece in quel tempo. Come prima cosa farebbe piazza pulita nel Suo tempio, rovescerebbe alcune tavole di libri e caccerebbe fuori gli affaristi con la frusta. Come seconda cosa, Egli indicherebbe il ministero che Lo precede per prepararGli la via. Come allora Giovanni il Battista fu mandato con un Messaggio prima della venuta di Cristo e preparò la via al Signore, così adesso il «Messaggio del tempo della fine», che prepara la via, precede il «ritorno di Cristo». Del precursore, Giovanni, sta scritto: “Colui che ha la sposa è lo sposo; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, si rallegra vivamente alla voce dello sposo” (Giov. 3:29). Giovanni era l’amico dello Sposo (Giov. 3:29), un uomo mandato da Dio con la Parola dell’ora. Questo era il Messaggio che portò al popolo di Dio. Adesso avviene proprio la stessa cosa. Un uomo mandato da Dio è l’amico dello Sposo e porta alla Sposa il Suo Messaggio. Solo questo è il vero Messaggio divino della Parola che rimane in eterno. Cosa è questo, se è vero — ed è vero — che adesso alla fine del tempo della grazia una missione divina è stata data a William Branham con le parole: «Come Giovanni Battista è stato inviato quale precursore della prima venuta di Cristo, così il Messaggio che ti è stato dato sarà un precursore della seconda venuta di Cristo»? Dopo che l’uomo di Dio ebbe ripetuto le parole del suo incarico, per prevenire ogni fraintendimento, mise in risalto: «Non sarò io il precursore, ma il Messaggio sarà il precursore».

Dal momento in cui apparve il profeta promesso, il Regno di Dio si fece strada con forza (Luca 16:16). La stessa cosa si ripete adesso con il ministero del profeta promesso per il nostro tempo. Come Giovanni il Battista vide il suo posto nella Scrittura, così era anche il caso nel nostro tempo con William Branham, l’uomo mandato da Dio. È tramite lui che il Signore ha rivelato le dottrine originali sulla Deità, sul battesimo, sulla Santa Cena e su tutti i misteri che erano nascosti in tutta la Scrittura — anche su quel che accadde realmente nel giardino di Eden. L’ordine divino e la pratica come erano nella Chiesa al tempo del Cristianesimo primitivo sono stati nuovamente messi sul candelabro. Fino alla sua dipartita nel 1965 sono stato testimone in Europa e negli Stati Uniti d’America di quel che Dio ha fatto nel nostro tempo per mezzo del suo ministero, nei cui dettagli non possiamo però entrare qui. Ho già scritto il necessario in altre pubblicazioni. Ho visto con i miei propri occhi le stesse cose che avvennero ai giorni della Bibbia, posso testimoniare che i passi di Ebrei 13:8: “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno!” e Giovanni 14:12: “In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io…” sono stati confermati. Era lui il profeta che doveva apparire prima del «giorno del Signore»? Il Messaggio della Parola da lui recato e che è stato confermato in modo soprannaturale ce lo fa pensare.

Questo esposto è dedicato principalmente a tutti i servitori di Dio su tutta la faccia della terra che hanno una qualche responsabilità nelle Chiese, nelle scuole bibliche e in opere missionarie — molti dei quali ho personalmente conosciuto — e naturalmente a tutti coloro che, per il volere di Dio, leggeranno questo scritto di grande attualità.

Adesso ognuno deve prendere la decisione se vuole seguire il vero o il falso testimone. In Isaia 43:10 sta scritto: “I miei testimoni siete voi, dice il Signore…”. Il Signore Gesù disse agli apostoli: “Mi sarete testimoni…” (Atti 1:8). Dall’Antico e dal Nuovo Testamento abbiamo udito in modo armonioso i veri testimoni di Dio, i testimoni del nostro Signore. Per questo motivo è escluso che un vero figliuolo di Dio possa continuare a credere quel che i falsi testimoni — i padri della Chiesa e i loro rappresentanti — insegnavano e insegnano in contrasto con la vera testimonianza. Sta scritto: “Chi non crede a Dio, lo fa bugiardo…” (1 Giov. 5:10). Nessuno può servire due padroni, davanti a Dio nessuno può considerare entrambe come giuste, la Parola e l’interpretazione. Ecco, ora nessuno più ha una scusa e io posso dire come l’apostolo Paolo: “Perciò io dichiaro quest’oggi di essere puro del sangue di tutti; perché non mi sono tirato indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio” (Atti 20:26-27).

Menziono la seguente esperienza solo come testimonianza, affinché tutti capiscano la responsabilità che mi è stata data tramite chiamata divina: Io, Ewald Frank, il 2 aprile 1962 allo spuntar del giorno, alla Luisenstrasse 160, Krefeld, ho udito con le mie orecchie la Voce onnipotente, penetrante e piena di autorità del Signore. Dopo la preghiera del mattino stavo quasi in mezzo alla stanza e guardavo verso la finestra che si affaccia verso est quando, letteralmente, dal cielo sereno risuonarono dall’alto a destra le parole: «Mio servitore, il tuo tempo per questa città sarà presto terminato. Io ti manderò in altre città a predicare la Mia Parola». Per la potenza della Voce e privo di forze, crollai e caddi verso sinistra, con la faccia rivolta verso il tappeto. Non riporterò qui tutta l’esperienza e tutte le parole della mia chiamata e della mia missione; l’ho già fatto in altre pubblicazioni. Vi assicuro solo che la mia testimonianza è vera come è vera quella di Paolo nella Bibbia riguardo la sua chiamata e la sua missione. Fedele alla chiamata celeste durante i molti anni del mio ministero non ho predicato altro se non la Parola di Dio originale. Ho sempre predicato solo quel che mi era stato rivelato dalla Parola tramite lo Spirito. Naturalmente anch’io ho avuto una crescita spirituale e ho sperimentato l’essere guidato di rivelazione in rivelazione, di chiarezza in chiarezza.

Cito l’esperienza soprannaturale unicamente affinché tutti comprendano che, in base alla diretta chiamata e alla missione celeste ricevuta, porto la medesima responsabilità come l’apostolo Paolo in quel tempo. Quel che disse di sé stesso risulta vero anche per me: “Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo” (Gal. 1:10). Poiché regnano tanti inganni e menzogne su tutta la faccia della terra, la veritiera Voce della Parola di Dio, la voce di uno che grida nel deserto religioso deve farsi sentire senza indugi e senza compromessi. “Poiché «Ogni carne è com’erba, e ogni sua gloria come il fior dell’erba. L’erba si secca, e il fiore cade; ma la Parola del Signore permane in eterno». E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata” (1 Piet. 1:24-25). Viviamo ancora nel tempo della grazia, una correzione è ancora possibile. Per concludere posso solo mettere in risalto ancora una volta che i segni dei tempi annunciano chiaramente il ritorno di Cristo promesso e che il grido di risveglio deve echeggiare con potenza: “Ecco, lo sposo viene, uscitegli incontro!”. Il fedele Signore attuerà in breve la Sua promessa prima del Suo ritorno, precisamente ancora nel nostro tempo. Che diventi forte nei veri credenti il grido: “Maranatha! Sì, vieni, Signore Gesù!”.

La grazia e la pace di Dio siano con ognuno che legge questo esposto, nel Nome del nostro diletto Signore Gesù Cristo. Amen.

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