giovedì 11 luglio 2013

NEL PRINCIPIO ERA LA PAROLA — NON L’INTERPRETAZIONE; COSÌ INCOMINCIÒ L’INGANNO; EWALD FRANK

COSÌ INCOMINCIÒ L’INGANNO


I primi uomini, nei quali noi tutti siamo stati rappresentati, sono caduti nel peccato perché hanno dato ascolto al nemico che contorse la Parola per Eva e produsse così la prima menzogna sulla terra. Lo sappiamo tutti. Noi tutti viviamo lo stesso destino e non abbiamo resistito alla tentazione. Noi tutti siamo nati in questo mondo tramite generazione secondo la carne come avvenne nella caduta. Così la morte è giunta fino a noi tutti.

Anche dai giorni della redenzione compiuta il nemico ha sempre distorto per i credenti superficiali la Parola di Dio e ha reso credibili le sue bugie religiose. La Chiesa primitiva rimase soltanto per un brevissimo tempo nella pura dottrina divina. La confessione: “Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” presto non venne più presa in considerazione dai “falsificatori”. In particolare Paolo ha già dovuto occuparsi di falsi dottori con le loro false dottrine provenienti sempre da demonî (1 Tim. cap. 4). Disse in anticipo che nella Chiesa sarebbero sorti degli uomini che avrebbero insegnato delle eresie. Ciò avvenne benché l’apostolo avesse annunciato tutto il consiglio di Dio e fossero stati costituiti nella Chiesa dei vescovi sotto la guida dello Spirito Santo (Atti 20:24-32). Lui stesso e gli altri apostoli misero in guardia i credenti da coloro che causano divisioni e si sviano dalla vera dottrina.

Ciò risale al giardino di Eden dove tutto ebbe inizio. Il Signore Dio aveva detto chiaramente e con tono di ammonimento: “… ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai” (Gen. 2:17). E Dio pensa sempre quel che dice, e dice quel che pensa. Il nemico gira e cambia le cose, le mette in forse e dice: “Come! Dio vi ha detto…?” e: “No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio”. Sì, una volta accaduto, gli occhi loro si aprirono realmente (Gen. 3:1-7). Però tramite la caduta nel peccato rimasero là nudi e separati da Dio. Le foglie di fico non bastarono per coprire la loro vergogna. Anche oggi non serve a nessuno coprire la vergogna della caduta della Chiesa nel peccato con la foglia di fico di una religione.

Il nemico si presenta sempre in modo molto pio come un angelo di luce (2 Cor. 11:14) e con lo: «Sta scritto!». Ambedue sono ispirazioni: il vero e il falso. L’autentico, proveniente dallo Spirito di Dio, si rivela sempre come essendo vero, perché “degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo” (2 Piet. 1:20-21).

Come preavvertimento sta scritto: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demonî…” (1 Tim. 4:1).

“Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole” (2 Tim. 4:3-4).

“Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata” (2 Piet. 2:1).

Ogni predicatore deve permettere che gli venga chiesto se annuncia un qualche “messaggio cristiano” o il Messaggio di Cristo. Chiunque predichi o scriva, deve esaminare sé stesso e lasciarsi esaminare se trasmette le vere o le false dottrine. Essere sinceri non è sufficiente, ognuno lo è a modo suo. In base alla Sacra Scrittura, deve essere stabilito dove ognuno viene ordinato, perché “ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare” (1 Tim. 3:16-17). Tradizioni e convinzioni religiose nelle quali la Scrittura viene citata, però viene riportata in modo travisato nel Suo significato e nel Suo uso, non valgono al cospetto di Dio. Da un esame più accurato rimane poi solo la propria pietà. Adesso si tratta dell’immensa differenza tra il reale significato della Parola e le molteplici interpretazioni a Suo riguardo.

Paolo voleva presentare allo Sposo celeste una Chiesa–Sposa pura che potesse incontrare lo Sposo come una casta vergine, senz’aver commesso fornicazione spirituale. E subito egli esprime la sua preoccupazione che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così sarebbe avvenuto con i semplici credenti che ascoltano fedelmente anche se viene predicato un altro Gesù, un altro evangelo ed è operante uno spirito estraneo (2 Cor. 11:1-4). Però chi ammette che tutti noi siamo nati in un Cristianesimo più o meno falsificato? Anche coloro che, ignari, persistono nell’errore, debbono prendere posto sul banco degli imputati perché perfino l’ignoranza religiosa non protegge dalla punizione. Tutti i predicatori dovrebbero riflettere su questo ed esaminare in base alla Parola di Dio se non trasmettono ignari un Evangelo falsificato. Chi viene sorpreso ad adoperare banconote false deve aspettarsi una punizione, anche se non sapeva che era del denaro contraffatto.

I credenti, che in genere sono inconsapevoli, entrano nell’argomentazione del nemico che viene trasmesso dagli scribi cristiani. Eva non si rese conto di essere stata affascinata e sedotta dal nemico, perché egli distorse in modo così plausibile la Parola di Dio stravolgendoLa e così l’avvelenò mortalmente. Anche noi stessi non ce ne siamo accorti prima di essere stati risvegliati e illuminati. Il nemico incominciò mettendo in dubbio quel che Dio aveva detto. Era rimasto nel tema, fuorché nella verità originale della Parola come era proceduta dalla bocca di Dio. In questo consiste ancora oggi il grande inganno nel mondo religioso. Il diavolo non ha un proprio tema — questo la maggioranza dei credenti non lo capisce — sono sempre i temi religiosi delle denominazioni. Non ha dottrine proprie — egli riprende la Parola di Dio e La travisa. Sono i temi biblici su Dio, sul battesimo, sulla Santa Cena, ecc. che egli rende credibili in modo non biblico. Viene con lo: “Sta scritto” come può essere letto in Matteo, capitolo 4. In quel tempo strappò dal Suo contesto la Parola scritta — in questo consisté la tentazione vera e propria — e lo fa ancora oggi senza che le persone se ne accorgano, perché lo cercano sempre altrove. Agli uni cita Matteo 28:19, agli altri Giovanni 20:23, ma si guarda bene dal menzionare il: “È altresì scritto” di Atti 2:38. Egli metterà sempre un passo biblico contro l’altro — lo Spirito di Dio porta invece ogni passo biblico in armonia con l’altro.

Satana non nega né Dio né la Parola di Dio, ma è occupato giorno e notte a indottrinare le persone, tutti i religiosi, soprattutto coloro che sono nelle scuole bibliche e nei seminari per predicatori, ovviamente secondo il suo punto di vista. Nel giardino di Eden, la caduta nel peccato del corpo naturale era la conseguenza della seduzione, e tutto il mondo ne soffre ancora oggi. Nella Chiesa è l’apostasia dall’UNICO Dio e dalla Sua Parola che, tramite la disubbidienza conduce all’allontanamento dalla Parola, e la Chiesa ne soffre ancora oggi.

Nel primo Concilio ecumenico a Nicea nell’anno 325 d.C., 250 rappresentanti delle varie correnti religiose dibatterono diversi temi biblici, particolarmente su Cristo e sulla Divinità. Bisogna chiedersi: Come mai i profeti e gli apostoli non hanno mai discusso su questi temi?

Quanto deve aver pianto il cielo intero e quanto deve essersi rallegrato l’inferno quando al principe di questo mondo riuscì di annullare la Parola di Dio e di introdurre al Suo posto dei teoremi formulati da uomini che non conoscevano affatto Dio! È più che evidente che il pensiero ellenistico, filosofico–pagano ha dominato i padri della Chiesa. Nessuno di loro conosceva la lingua aramaica o ebraica per poter leggere il testo originale, nessuno conosceva né il carattere dell’Antico Testamento in rapporto con la storia della salvezza né l’Iddio di Israele. Tutti avevano accettato il Cristianesimo come religione, ma non Cristo come Redentore e Signore. Nessuno di loro poteva testimoniare di aver ricevuto una chiamata divina. Leggendo accuratamente rinominati autori della storia della Chiesa, si vede che tutti i padri della Chiesa senza eccezione alcuna, con le loro dichiarazioni negative, hanno seminato l’odio verso gli Ebrei. Ignazio di Antiochia diede inizio e tutti seguirono il suo esempio: Giustiniano, Ippolito, Cipriano, Gregorio di Nyssa, Origene e anche Tertulliano e Atanasio compresi Crisostomo e Geronimo e altri. Leone I Magno, il quale viene considerato dai Protestanti come il primo Papa ed esercitò il potere dall’anno 441, ha superato tutti. Sotto l’influenza dei principi della Chiesa avvennero nient’altro che maledizioni, malevole accuse, cacciata degli Ebrei. La prima concreta conseguenza dell’influenza dei «padri conciliari», come furono poi chiamati, fu palese già nell’anno 321, quando l’imperatore Costantino vietò agli Ebrei per decreto, sotto comminazione di una pena, di osservare il sabato mentre impose loro l’obbligo di osservare la domenica e molte sinagoghe furono riconvertite in chiese. Erano citazioni del Nuovo Testamento che Satana distorse per i padri della Chiesa e li influenzò ad insultare gli Ebrei quali scellerati “assassini di Cristo” e a maledirli. Però colui che maledice Israele è maledetto da Dio (Num. 24:9).

Il 28 febbraio 380, dopo che l’imperatore Teodosio I (346–395) ebbe dichiarato la fede trinitaria quale unica religione di Stato e il Concilio di Costantinopoli l’ebbe confermata in maggio 381, tutti furono costretti a osservarla. Soltanto durante le otto crociate svoltesi tra il 1095 e il 1291, dunque in appena 200 anni, 22 milioni di persone morirono tramite la Chiesa di Stato. «Deus lo vult!» — «Dio lo vuole!» era il grido di battaglia di Goffredo di Buglione. L’ordine della prima crociata era stato impartito da papa Urbano II «nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». Con il crocifisso in una mano e la spada nell’altra i crociati hanno commesso stragi. Durante il Medioevo, per mezzo della «Chiesa della Trinità», che nel contempo era il potere dello Stato nel Sacro Romano Impero, subirono il martirio da 50 a 60 milioni di persone.

Essa è corresponsabile di tutte le persecuzioni degli Ebrei nell’era cristiana. Molti autori cercano le cause vere e proprie del terribile Olocausto con i suoi 6 milioni di vittime. Erano trascorsi secoli sotto il dominio protestante prussiano senza che ci fosse alcuna persecuzione di Ebrei. Chi ha letto i libri di Daniel Goldhagen e di altri autori è a conoscenza del ruolo della Chiesa di Roma. La semenza antisemita gettata fin dai giorni dei padri della Chiesa nel IV secolo spuntò continuamente, anche in Martin Lutero, nei Protestanti, negli Ortodossi e in tutto il Cristianesimo. Secondo Apocalisse 6:9-11, le anime di tutti coloro che furono trucidati gridano vendetta: “Essi gridarono a gran voce: «Fino a quando aspetterai, o Signore santo e veritiero, per fare giustizia e vendicare il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra?»”.

Come dimostra la storia, le guerre ebbero spesso sfondi politici, le persecuzioni invece sempre uno sfondo religioso. Tutti i roghi in cui non furono risparmiati né anziani né fanciulli, la «santa Inquisizione» che imperversò particolarmente in Spagna, sì, l’intera storia dei martiri è da attribuire alla «Chiesa di Stato trinitaria» Romana e ai suoi rappresentanti. Nel periodo del Medioevo, durante l’assolutismo della Chiesa di Roma, non esistevano i diritti umani, né la libertà di coscienza, né la libertà religiosa e neanche la libertà di parola e di espressione. Le condanne al rogo delle streghe a partire dal 1430 vengono stimate in sessantamila. In Francia, nella notte di San Bartolomeo del 23/24 agosto 1572, furono massacrati in una sola notte da venti a trentamila Ugonotti protestanti. La Bibbia, l’unico Libro sulla terra che contiene la Verità incorruttibile, non associa mai i martiri ad una nazione. Non viene detto da nessuna parte: «La nazione spagnola è responsabile per l’Inquisizione». Non si può neanche dire: «I Francesi sono responsabili del massacro degli Ugonotti» e neppure: «Il popolo tedesco è colpevole dell’Olocausto». Nessuno dirà: «Gli Austriaci ne portano la corresponsabilità perché Hitler era austriaco e Eichmann austriaco–tedesco. Le Sacre Scritture dicono chiaramente che la Chiesa di Roma è la responsabile del sangue versato dai martiri: “Babilonia la grande… era ubriaca del sangue dei santi. … In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra” (Apoc. 17:5-6, 18:24 e altri).

Poiché l’Antico Testamento fu generalmente disprezzato dai principi della Chiesa, non poterono neanche comprendere il Nuovo. Non capirono che gli scrittori del Nuovo Testamento misero in risalto l’importanza dell’Antico Testamento riportandone 845 citazioni e hanno anche legittimato il rapporto tra Giudei e Gentili, ossia i pagani, come pure tra la legge e la grazia secondo il piano di salvezza di Dio e hanno messo il tutto in ordine. Secondo il giudizio della Scrittura i padri conciliari non erano altro che ciechi guide di ciechi. Loro e tutti coloro che camminano sulle loro orme appartengono al banco degli imputati davanti al giudizio di Dio. Ancora oggi la Cristianità vive nel loro «Credo trinitario», da loro inventato e macchiato di sangue, che introdusse la ricusazione e il rifiuto dei Giudei. O Dio, abbi pietà!

Né un solo punto di fede né una sola dottrina aveva bisogno di una nuova formulazione. Il Nuovo Testamento con il vero credo profetico–apostolico stava già nel canone neotestamentario che rimane per sempre la norma valida.

La Chiesa neotestamentaria era fondata sul fondamento comune degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la Pietra angolare (Ef. 2:20). Come savio architetto incaricato dal Signore, Paolo ha posto il fondamento. Ma come gli altri vi costruiscono sopra, ecco la grande domanda (1 Cor. 3:10-15). Secondo 1 Timoteo 3:15, la vera Chiesa di Gesù Cristo è la Casa di Dio, colonna e sostegno della Verità — non un pio castello di menzogne (Is. 28:17)! Non c’è nell’Antico e nel Nuovo Testamento neanche un solo caso dove si sarebbe discusso su chi fosse Dio e sul come Egli si manifestò. I servitori di Dio conoscevano Dio il Signore e non violavano nessuna delle Sue rivelazioni. Non sarebbe neanche venuto nella mente di alcun uomo di Dio di dividere Dio per le Sue molteplici rivelazioni e di fare più Persone da Colui che è l’UNICO, al Quale tutta la Sacra Bibbia rende testimonianza nei 66 libri che La compongono.

Con grande serietà bisogna chiedersi: Con quale diritto i dottori della Bibbia, i professori in teologia, i predicatori, gli evangelisti nell’intero Protestantesimo, in tutte le Chiese sorte dalla Riforma, difendono i dogmi introdotti dalla Chiesa dell’Impero, dalla Chiesa di Roma? Così facendo, non scambiano il diritto divino con il diritto canonico? Un vero inviato di Cristo — che sia apostolo, profeta, evangelista o pastore — cosa ha a che fare con un «Credo» che è stato formulato in diversi Concili centinaia di anni dopo? Con quale diritto viene ancora chiamato «Credo Apostolico».

In realtà, la confessione e le dottrine degli apostoli sono da trovare solamente e unicamente negli Atti degli apostoli e nelle Epistole degli apostoli. Tutto il resto sono falsificazioni sorte dalle interpretazioni arbitrarie di passi della Bibbia. Il nemico incominciò in realtà già nel Cristianesimo primitivo interpretando diversamente la Parola di Dio e non ha ancora smesso. L’insieme del mondo religioso non è consapevole di essere cieco, spiritualmente parlando, e si smarrisce se non gli viene data la rivelazione. Benché riccamente decorati con passi della Bibbia, anche le dottrine protestanti nel loro insieme sono rimaste non bibliche e perfino nelle Chiese e nelle Comunità del «Pieno Evangelo» vengono coperte con il manto babilonese. Il significato originale della Parola venne ovunque annullato tramite interpretazioni arbitrarie.

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