mercoledì 24 aprile 2013

GLI UOMINI DOMANDANO, DIO RISPONDE CON LA SUA PAROLA: DOMANDE 20, 21, 22 - EWALD FRANK


Domanda n. 20:
Come reagisci a quel che viene detto su di te?

Risposta:
In nessun modo. Mi dà la possibilità di benedire anche coloro che non riescono a controllare la loro gelosia. Non mi accade niente di diverso da quello che è accaduto a tutti i servitori di Dio che hanno annunciato la Parola, come l’apostolo Paolo scrive: “… in mezzo alla gloria e all’ignominia, in mezzo alla buona ed alla cattiva riputazione; tenuti per seduttori, eppur veraci” (2 Cor. 6:8). Se ad esempio nella rivista «Contender» o in un «Libro sui sette tuoni» o in “lettere aperte”, perfino dal pulpito o su Internet vengono diffuse delle calunnie, allora si sa che Satana cerca con tutti i mezzi possibili di distruggere l’influenza divina del ministero. Il diavolo l’ha fatto con tutti i servitori di Dio.
Il Signore Gesù, Colui che mi ha chiamato, mi dà quotidianamente nuove forze per condividere la vera Parola di Dio con tutti i credenti. Malgrado tutto l’obbrobrio che debbo subire, posso augurare ai vecchi e ai nuovi nemici della verità ogni bene. Furono sempre i capi religiosi a perseguitare i profeti, ad aver disprezzato il Signore e gli apostoli, perché erano spiritualmente ciechi e, ciononostante, hanno cercato di condurre i ciechi.
La natura vera e propria di una semenza si manifesta da sé. Nessuno può raccogliere fichi da un rovo, né la stessa fonte può gettare dalla stessa apertura acqua dolce e amara. Molti amano alla maniera di Caino (1Giov. 3:11-12), che sfociò in omicidio, oggi si tratta di calunnia. Caino con la sua gelosia e Abele, che era gradito a Dio, ci vengono dati come esempi. Invidia e gelosia producono odio, e l’odio conduce al fratricidio.
Citazione: «Non avete bisogno di infilare un coltello nella schiena di un uomo per ucciderlo. Potete distruggere la sua reputazione e uccidere la sua influenza. Se parlate contro il vostro pastore qui, dite qualcosa di male su di lui — è come se gli aveste sparato. Se dite qualcosa su di lui che non sia giusto, ciò facendo avete distrutto la sua influenza davanti alle persone — e ne siete colpevoli! Ciò  disse Gesù» (Golden Nuggets, pag. 167).
Isacco e Ismaele erano figli dello stesso padre. Però colui che era nato secondo la carne odiava colui che era nato secondo la promessa. “Ora voi, fratelli, siete figliuoli della promessa alla maniera d’Isacco. Ma come allora colui ch’era nato secondo la carne perseguitava il nato secondo lo Spirito, così succede anche ora” (Gal. 4:28-30). Non può mai essere l’inverso. Non è possibile nascondersi: “Chiunque odia il suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in se stesso” (1 Giov. 3:15). Questa è la pura verità. Chi odia il suo fratello e l’uccide tramite diffamazione o calunnia, in realtà “si suicida”, perché perde la Vita eterna.

Domanda n. 21:
Il fratello Branham ha insegnato la poligamia?

Risposta:
Che domanda in un mondo civilizzato! No, naturalmente no! Molti fratelli dei Paesi africani dove la poligamia viene ancora praticata, pongono l’accento sui detti del profeta a questo riguardo, adattandoli alle loro vie libidinose. Citano Abrahamo, Giacobbe, Elkana, Gedeone, Davide, Salomone, ecc. e, ciò facendo, pongono anche l’accento sul fatto che Davide ha commesso adulterio una sola volta, quando prese la moglie di Uria. Questo tema è così spinoso come nessun altro e viene facilmente frainteso. Il fratello Branham disse: «Ma adesso, dopo che i Suggelli sono stati aperti, lo Spirito della Verità ci conduce alla Parola. Questa è la spiegazione per tutti gli errori durante le epoche: poiché i Suggelli non erano aperti. Ciò non era ancora rivelato. È vero.» (Matrimonio e Divorzio, pag. 41)
È vero che il fratello Branham ha usato alcune volte il concetto «poligamia», soprattutto nella sua predicazione «Matrimonio e Divorzio» del 21 febbraio 1965 e, ciò facendo, ha richiamato l’attenzione sull’Antico Testamento. Sicuramente non aveva l’intenzione di istituire un harem per i fratelli. Nella legislazione Dio disse senza indicarne il motivo: “Se prende un’altra moglie…” — non molte (Es. 21:10). In questo caso l’uomo dovevaprendere la piena responsabilità per tutte e due le mogli. Dio il Signore ha perfino stabilito in tal caso il diritto di primogenitura (Deut. 21:15-17).
L’apostolo Paolo scrive chiaramente che ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito (1 Cor. 7:2). In realtà il fratello Branham voleva solo sottolineare il fatto che la donna era stata creata per l’uomo e non l’uomo per la donna (1 Cor. 11:9). Questo è il motivo per cui è permesso all’uomo di risposarsi senza rendersi colpevole nei confronti della ex moglie. Se però lei si risposa, vive in adulterio, perché per la legge di Dio è vincolata al suo voto finché egli vive (Rom. 7:2; 1 Cor. 7:39). Così è stato rivelato al fratello Branham dalla nuvola soprannaturale color ambra come all’apertura dei Suggelli. Queste sono le parole uscite dalla Sua bocca: «Qui non viene detto nulla contro, che egli si sposa di nuovo, ma lei! … Qui sta scritto che egli può sposare solo una vergine. Egli può sposarsi di nuovo se è una vergine; ma egli non può sposare la moglie di un altro. No, assolutamente no. E se egli sposa una donna divorziata, vive in adulterio … Adesso notate: lui può risposarsi, lei no. Come Davide, come Salomone,come era nel corso di tutta la Bibbia…». La differenza viene alla luce: «Lei deve rimanere senza sposarsi o riconciliarsi con suo marito. Lei non può risposarsi, deverimanere da sola. Ma, notate, non disse questo riguardo all’uomo. Vedete, non potetemutare la Parola in menzogna» (Matrimonio e Divorzio, pagg. 40-41).
Tutti dovrebbero capirlo in base al chiaro esposto dato dal fratello Branham perché ha ricevuto una risposta direttamente da Dio sul problema matrimonio e divorzio. Questa rivelazione conforme alla Scrittura sta in totale contrasto con il pensiero tradizionale ereditato e con quanto insegnano le denominazioni. A chi pretende di aver già saputo ogni cosa su questo tema deve essere detto che Dio non può parlare ad una tale persona. In ogni caso questa faccenda era così importante per Dio che Egli apparve personalmente nella Nuvola soprannaturale e diede al Suo servitore e profeta la rivelazione definitiva. Tutti coloro che pretendono a ragione di credere il Messaggio dell’ora rispetteranno ciò.

Domanda n. 22:
Qual è il tuo insegnamento su matrimonio e divorzio?

Risposta:
Non ho alcun insegnamento personale su nessun tema. Mosè, nostro Signore, l’apostolo Paolo e il fratello Branham hanno trattato questo tema in modo completo. In fin dei conti non sarebbe necessario scrivere ancora in merito, se non per riassumere tutto ciò che è scritto. Come disse il fratello Branham, è il problema antico ed è così complesso che «semplicemente non lo riconoscete se non vi viene rivelato». Quando il Signore diede i comandamenti, non ha escluso questo importante soggetto, perché è in rapporto con l’adulterio. “Non commettere adulterio. … Non concupire la moglie del tuo prossimo” (Es. cap. 20).
Nel Sermone sul monte (Mat. 5:27-32) il nostro Signore ha pure parlato su questo argomento: “Non commettere adulterio. Non guardare una donna per appetirla”. In seguito aggiunse: “Ora, se l’occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te… E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te…”. Poi si rivolge all’uomo che, è vero, può divorziare da sua moglie, ma solo per fornicazione. Altrimenti fa in modo che sua moglie commetta adulterio, se si risposa. In tal caso l’uomo ne sarà tenuto responsabile.
In tutte le culture sulla terra, anche nell’ateismo, generalmente il matrimonio vienerispettato come forma naturale di una famiglia. La domanda scottante è: Cosa èl’adulterio per il quale tutti e due secondo la legge di Dio dovevano essere puniti con la morte? Cosa dice la Scrittura? Adulterio è quando un uomo ha rapporti sessuali con una donna sposata, con la moglie di un altro: “Quando si troverà un uomo a giacere con una donna maritata, ambedue morranno” (Deut. 22:22).
In Malachia, capitolo 2, prima il Signore rimprovera i sacerdoti e la tribù di Levi per il loro falso insegnamento. Poi Egli parla del patto dei padri, che Giuda profanò, sposando figliuole di dèi stranieri. Poi seguono le parole: “E che cosa cerca quest’essere unico?”. La risposta è: “Una posterità (semenza) donata da Dio”. Questa è la semenza, la progenie che è stata promessa fin dal Giardino di Eden, cioè Gesù Cristo (Gal. 3:16). In seguito leggiamo del divorzio come atto di violenza che avviene quando un uomo divorzia dalla moglie della sua giovinezza e infrange il patto con ella (Mal. 2:14). Non era mai stato nei pensieri di Dio che una donna avrebbe divorziato da suo marito, come neanche Israele poteva divorziare da Dio. Per questo motivo fu permesso solo all’uomo di dare alla donna un atto di divorzio, ma mai ad una donna di dare a suo marito un atto di divorzio.
Prima che un uomo o una donna pensi al divorzio — così per sempre rimane la mia convinzione — dovrebbero piuttosto farsi tagliare una mano o un piede, e in nessun caso ricorrere all’avvocato per inoltrare un’istanza di divorzio. Divorzio è un omicidio velato e mette in libertà tutte le potenze di Satana che si manifestano nell’odio. Con ciò, non solo il matrimonio, ma la famiglia, la chiesa e la società vengono brutalmente distrutti. Non c’è nessun atto di violenza così satanico come il divorzio. È omicidio a vita. Se poi vienecoperto con il manto della propria giustificazione quale foglia di fico, è uno scherno. Dietro a tutti gli argomenti plausibili che vengono esposti si nasconde Satana, il seduttore. Una donna si decapita se abbandona il marito. Nello stesso momento perde l’orientamento spirituale e naturale. Diventa cattiva con la lingua avvelenata mentre si stacca dall’ordine del matrimonio, della famiglia e della vita della chiesa. In questo caso pecca intenzionalmente, crocifigge di nuovo il Figlio di Dio e Lo espone pubblicamente ad infamia. Ciò facendo pensa di vendicarsi e di distruggere il marito. Citazione: «Fratello, guarda, lasciami dirti: Farà domanda di divorzio contro di te; è Satana» (Conduct – Order – Doctrine of the Church, Vol. 2, pag. 981). Le caratteristiche sono le seguenti: nessuna grazia, nessun perdono, nessuna riconciliazione — solo accuse, inimicizia e odio incontrollato che va oltre la morte. Nel contempo vengono presentati argomenti convincenti per calmare la propria coscienza e per giustificare le azioni sbagliate davanti alla famiglia, ai credenti e alle persone in generale.

Nessun commento:

Posta un commento