martedì 30 aprile 2013

GLI UOMINI DOMANDANO, DIO RISPONDE CON LA SUA PAROLA; DOMANDE 26, 27, 28, 29, 30 - EWALD FRANK


Domanda n. 26:
Ha il fratello Branham profetizzato che nel 1977 ci sarebbe stata la fine del mondo?

Risposta:
Il fratello Branham non ha mai dato una simile profezia. È vero che ha citato l’anno 1977 in diversi contesti. L’annuncio nel libro «Esposto sulle Sette Epoche della Chiesa» che «entro il 1977 tutti i sistemi di questo mondo avranno fine e comincerà il passaggio per il Regno Millenario» (pag. 434) non proviene dalla bocca del fratello Branham. Una simile affermazione non si trova in nessuna delle sue predicazioni registrate. In realtà proviene parola per parola dalla penna di Lee Vayle, l’autore del libro. La medesima citazione si trova anche a pagina 7 del suo opuscolo «The Laodicean Church Age» di 48 pagine. Il 17 gennaio 1972 il fratello Lee Vayle rispose alla mia domanda riguardo al 1977 come segue: «Io credo con il profeta che nel 1977 tutto verrà portato a compimento e noi saremo trasportati nel Regno Millenario». È evidente che questa era l’opinione dello scrittore, non del profeta.

Domanda n. 27:
È vero che il fratello Branham ha visto un calendario sfogliato da una mano che si fermò all’anno 1977?

Risposta:
No. Per quanto ne so, nessuno fino ad oggi ha trovato una dichiarazione corrispondente del fratello Branham riguardo ad una simile visione. Oggi non si può più stabilire chi ha messo in circolazione questa storia in tutto il mondo. Nel 1966 abbiamo udito per la prima volta della presunta «visione del calendario» del fratello Branham. In seguito ci furono delle pubblicazioni intorno a questa «visione del calendario» e anch’io ne ho parlato nella mia lettera circolare di febbraio 1967.
Poi, incominciai ad avere dei dubbi riguardo all’anno1977 e, così, come già menzionato, chiesi chiarimenti al fratello Lee Vayle. In merito alla «visione del calendario», la sua risposta nella lettera del 17 gennaio 1972 era la seguente: «Ora, fratello Frank, è vero che delle persone hanno pubblicato che il fratello Branham vide un calendario sfogliato da una mano fino all’anno1977. Però abbiamo constatato che ciò non era affatto la sua visione, ma piuttosto qualcosa inventato da qualcuno. Ne abbiamo già discusso…».
Quel che è tragico in tutto ciò è che, da parte dei responsabili negli Stati Uniti, non è mai stata fatta una rettifica pubblica, cosicché le false predizioni sull’anno 1977 vengono ancora erroneamente attribuite al fratello Branham. Poiché nessuna di esse si è adempiuta, ciò dà agli avversari l’occasione per definirlo falso profeta.

Domanda n. 28:
Il battesimo dello Spirito Santo è la stessa cosa della nuova nascita?

Risposta:
No. Questa affermazione tratta dal libro delle epoche della Chiesa non proviene dalla bocca del fratello Branham, ma dall’autore del libro. Quindi non si trova in nessuna delle predicazioni registrate e, inoltre, non è scritturale.
Una cosa è la nuova nascita tramite lo Spirito, l’altra l’essere riempiti con lo Spirito Santo. In Atti, capitolo 8, delle persone diventarono credenti in seguito alla predicazione dell’evangelista Filippo e si fecero battezzare. Poi gli apostoli scesero da Gerusalemme e pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo. In Atti, capitolo 10, coloro che erano diventati credenti hanno sperimentato tutto durante una sola riunione: ravvedimento, perdono, giustificazione, nuova nascita e battesimo dello Spirito Santo. Per mezzo della nuova nascita diventiamo figli e figlie di Dio, tramite il battesimo dello Spirito Santo veniamo inseriti nel Corpo di Cristo quali membra e riceviamo forza per il servizio (Luca 24:47; Atti 1:8; Atti, cap. 2; 1 Cor. 12:1; 1 Cor. cap. 14 e altri).
La cosa principale è che sperimentiamo tutti e due — sia la nuova nascita che il battesimo dello Spirito Santo — che avvengano in una sola volta o separatamente, che non rimangano solo punti controversi, ma diventino esperienze personali che facciamo per la grazia di Dio. Il fratello Branham disse: «Quando diventate credenti nel Signore, ricevete nuovi pensieri, una vita nuova, ma questo non è il battesimo con lo Spirito Santo. Sperimentate la nuova nascita quando diventate credenti. Allora avete ricevuto la Vitaeterna. … Però il battesimo dello Spirito Santo vi inserisce nel Corpo di Cristo, vi trasmette i doni per il servizio» (Conduct – Order – Doctrine of the Church, Vol. 1, pag. 269, § 363, § 364).

Domanda n. 29:
Come stanno le cose con la visione della tenda?

Risposta:
Nel 1958 sono venuto a conoscenza per la prima volta della visione della tenda che il fratello Branham aveva avuto nel 1955. Su mia richiesta Roy Borders, l’organizzatore delle riunioni del fratello Branham, rispose il 18 maggio 1965 dicendo tra l’altro: «… cercherò di rispondere con poche parole come sono stato informato dal fratello Branham… Riguardo alla tenda, è certamente possibile che la tenda verrà usata in Europa e in altri Paesi fuori dagli Stati Uniti…». Il fratello Branham, fino alla fine, ha aspettato l’adempimento della visione della tenda, però, con la sua dipartita la faccenda si è risolta da sé.
Purtroppo, nel corso del tempo, da diversi predicatori è stato portato al centro dell’attenzione un numero di cose per difendere i loro propri insegnamenti. Per quanto concerne la visione della tenda, alcuni insegnano che il fratello Branham risusciterà e, per un certo periodo, eseguirà il ministero nella tenda. Quel che è pericoloso in questafaccenda consiste nel fatto che i fratelli con le loro dottrine si nascondono dietro il fratello Branham. Altrimenti non potrebbero convincere nessuno e non potrebbero trascinare nessuno al loro seguito.

Domanda n. 30:
Può rimanere inadempiuto qualcosa che viene mostrato in una visione?

Risposta:
È comprensibile che al tempo del fratello Branham si aspettasse l’adempimento di tutto ciò che aveva visto in visione. Tuttavia potrebbe essere che si è adempiuto o si adempie in tutt’altro modo di come ci si aspetta. Fino all’apertura dei Suggelli in marzo 1963, il fratello Branham ha citato «la tenda» un centinaio di volte in relazione con Abrahamo. Lo faceva ogni volta prima dell’inizio della fila di preghiera mettendo l’accento sul fatto che si stava ripetendo lo stesso segno come in Genesi, capitolo 18. In quel passo la tenda è menzionata cinque volte. Sara era nella tenda quando Dio il Signore diede la promessa della nascita di Isacco. Durante la fila di preghiera, il fratello Branham ha ripetutamente voltato le spalle all’uditorio per dimostrare che lo stesso Dio, che conosce e rivela i segreti dei cuori, era presente, come in quel tempo da Abrahamo. Però voglio mettere in guardia chiunque dal farne una qualsiasi dottrina, perché dobbiamo lasciare tutta la faccenda nelle mani di Dio.
È possibile che cose spirituali vengano mostrate con simboli naturali, ad esempio quando il fratello Branham, in una visione, vide sé stesso portare ogni specie di verdura nella chiesa. Il vero significato è che il Cibo spirituale, la Parola rivelata per il nostro tempo, doveva essere immagazzinata. Anche l’apostolo Pietro vide un’immagine totalmentenaturale quando vide il lenzuolo in cui c’era ogni specie di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. Il significato spirituale era che la salvezza di Dio era data anche ai Gentili (Atti 10:9-22). Il nostro Signore stesso ha esposto tutte le cose del Regno di Dio in parabole con immagini terrene e in simboli e, ciò facendo, Egli proclamò “cose nascoste fin dalla fondazione del mondo” (Mat. 13:34-35).
I fratelli, che aspettano ancora fermamente l’adempimento letterale della visione della tenda con il fratello Branham, non hanno assolutamente nessuna promessa per questo nella Bibbia. Non c’è nella Sacra Scrittura neanche un solo esempio a questo riguardo, che un profeta sarebbe risuscitato e avrebbe continuato il suo ministero. Per questo motivo non c’è da meravigliarsi che simili fratelli non desiderano aver comunione concoloro che dichiarano secondo verità che il ministero del fratello Branham terminò nel momento in cui poté entrare nella gloria. Poiché non accettano questa realtà, debbonorigettare colui che dichiara essere stato incaricato da Dio a portare il Messaggio ai popoli.Debbono tacciarlo di seduttore della Sposa e Anticristo e deve essere rigettato, perché è, come pensano loro, “contro il profeta” e contro tutte le dottrine sui sette tuoni. In realtà le dichiarazioni arrivano al punto di dire: «Nessuno ha il diritto di pretendere aver l’incarico di condividere la Parola rivelata con il popolo di Dio», perché, così è il loro insegnamento, tutto terminò con il ministero del fratello Branham e riprenderà solo con lui. Il “frattempo”viene usato per discussioni sterili su quanto il profeta ha detto e per diffondere dottrine perverse. Che sviluppo tragico nell’ambito del Messaggio!
In realtà, per quanto concerne tutte le aspettative, che adesso sono collegate con questo, si tratta di una proclamazione totalmente diversa della Parola di Dio. In tutto ciò Gesù Cristo non viene citato neanche una sola volta. Vengono nutrite false speranze che poi sfoceranno in delusioni e disperazioni. Cari fratelli, vi prego, prendete conoscenza della realtà che fondamentalmente tutto ciò che appartiene al Regno di Dio non ha proprio nulla a che fare con una opinione privata o una interpretazione personale.
Dico questo per parola del Signore nel Nome del Signore Gesù Cristo: Se nella Parola di Dio per qualcosa non c’è alcuna promessa, allora non ci sarà alcun adempimento. Questa è la pura verità.
Adesso vogliamo ancora gettare uno sguardo su Mosè: Benché Dio gli avesse dato il compito di condurre il popolo d’Israele nella Terra Promessa, non gli fu permesso di entrarci con la raunanza d’Israele. Secondo Deuteronomio, capitolo 34, Mosé poté contemplare tutto il Paese dal Monte Nebo, ma non poté entrarci, morì là nel paese di Moab. A suo tempo, con il fratello Mehnert ad Amman (Giordania), ho preso un taxi e siamo andati sul Monte Nebo. C’era una vista meravigliosa: davanti a noi, a destra, c’era Gerico, a sinistra En–Ghedi e il Mar Morto, davanti a noi Gerusalemme. Posso provare gli stessi sentimenti di Mosè! Però le vie di Dio oltrepassano la nostra comprensione. Per l’occhio naturale sembrava che Mosè non avesse terminato il suo compito, tuttaviadobbiamo rispettare le vie e le decisioni di Dio.
Crediamo che Dio stesso porterà a termine l’opera di redenzione, come Egli l’ha pianificata già prima della fondazione del mondo. Quel che è importante è che rimaniamo nella Parola della promessa e che ne siamo partecipi, perché la vera fede è ancorata solo nelle promesse di Dio.
Riguardo alle promesse di Dio sta scritto: “… non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mosè, è rimasta inadempiuta” (1 Re 8:56). “Infattitutte le promesse di Dio hanno il loro «sì» in lui; perciò pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio” (2 Cor. 1:20).
Alla prima venuta di Cristo il profeta promesso era il precursore, però il Signore, Lui stesso, ha compiuto l’opera di redenzione sulla croce di Golgota. Così è pure adesso: Il fratello Branham era il profeta promesso, tramite il quale tutte le cose sono state restaurate e portate allo stato originale e il Messaggio è il precursore, però il Signore stesso è Colui che porterà a termine l’opera di redenzione. “… perché il Signore eseguirà la sua parola sulla terra in modo rapido e definitivo” (Rom. 9:28).

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