domenica 10 novembre 2013

Lettera circolare n.61, ottobre 2013 - Oh, che giorno glorioso sarà - Ewald Frank

Il ritorno di Cristo, che tutti i credenti aspettano fin dalla Sua ascen-sione, sarà il più grande avvenimento di tutti i tempi nella storia della
salvezza, perché “così saremo sempre con il Signore” (1Tes. 4:17). Enoc
è stato rapito — ciò era realtà — “… e non fu più trovato” (Ebrei 11:5).
Colui che spiritualizza il ritorno di Cristo o crede che il rapimento sia
una rivelazione in cui si viene trasportati spiritualmente, ma che in realtà
non avviene, non è soltanto caduto vittima di un tragico errore, ma la
seguente parola è indirizzata a simili predicatori bugiardi: “Poiché molti
seduttori sono usciti per il mondo i quali non confessano Gesù Cristo ve-nendo in carne. Quello è il seduttore e l’anticristo” (2Giov. 7). [Così viene
riportato il versetto 7 di 2Giovanni nella versione Darby della Bibbia in
francese, nella versione Zwingli e altre in tedesco — N.d.T.]
Per le vergini avvedute che non si lasciano sedurre vale ciò che Pietro
disse: “Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta (il ritorno)
del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abil-mente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della Sua maestà”
(2Piet. 1:16).
William Branham aveva il compito di portare alla Chiesa l’ultimo
Messaggio della chiamata fuori e della preparazione della Sposa. Di con-seguenza ha messo in risalto Matteo 25: «Adesso è il tempo di pulire le
lampade e di riempire i vasi con Olio!». Per ben trentasei volte ha parlato
della pioggia della prima e dell’ultima stagione. Il 21 gennaio 1961, con
grande certezza come Pietro il giorno di Pentecoste, il fratello Branham
ha perfino ripetuto la promessa di Gioele 2 in preghiera: «“Io spanderò
il Mio Spirito sopra ogni carne!”. Tu l’hai promesso. Negli ultimi giorni,
così Tu hai detto, la pioggia della prima e dell’ultima stagione scende-ranno insieme». Giacomo lo scrisse duemila anni fa: “Siate dunque pa-zienti, fratelli, fino alla venuta (al ritorno) del Signore. Ecco, l’agricoltore
aspetta il prezioso frutto della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto
la pioggia della prima e dell’ultima stagione” (Giac. 5:7). Poi segue l’esem-pio di Giobbe a cui Dio diede una doppia restaurazione (Giob. 42). Così
avverrà con la Chiesa ripiena dello Spirito Santo.
Nella predicazione «Il Rapimento», il fratello Branham ha detto
alcune cose difficili da capire. Però soltanto chi non è retto di cuore capirà
quanto è stato detto in modo sbagliato, come è già stato il caso con quanto
Paolo disse e che è stato menzionato da Pietro (2Piet. 3:16-17). Non si
deve leggere o ascoltare soltanto un’affermazione, si deve continuare a
leggere o ad ascoltare finché quest’affermazione che è difficile da com-prendere, venga chiaramente messa in luce. Chi riporta nella Scrittura
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tutto ciò che il messaggero disse ha l’assoluto infallibile della Parola di
Dio che rimane in eterno; rispetterà tutti i passi biblici che trattano il
tema, anche 1Corinzi 15, dal versetto 51 fino alla fine: “Ecco, io vi dico
un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati, in un momento, in
un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba suonerà,
e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati…”. Allora il
corpo mortale sarà mutato nell’immortalità, allora la morte sarà som-mersa nella vittoria del Redentore crocifisso e risorto. “E quando questo
corruttibile avrà rivestito incorruttibilità, e questo mortale avrà rivestito im-mortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata
sommersa nella vittoria»” (1Cor. 15:54).

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